Pagine

lunedì 18 maggio 2015

Elements

 Domenica  pomeriggio - Sassi roventi

Pomeriggio fluviale ultra porco esibizionista malato davanti alla rossa quarantenne accompagnata dal merlo vedetta, rossa dalle belle tette puntute e il perizoma giallo e nero. Bella l’assenza di atteggiamenti provocatori di lei, nonostante il suo sguardo non sia andato staccandosi un picosecondo dalle acrobazie onaniste che le ho dedicato dall’ombra del cespuglizio, doppio dito nel culo incluso.
Superbo sborrare epiletticamente a gambe aperte davanti ai suoi occhi attenti, sandendo di labiale “prendi troia”.
Gratificante l’aver procurato una vistosa erezione, ricoperta di maschia lycra nera, in lui.
Cose belle.

 Domenica sera - Grilli in vacanza

Ieri sera nessun uozzappo mi ha invitato alla gradineria agreste nottturna segreta intima, né io sono andato a propormi per un biglietto in prima fila. Qualcosa, ma vi parlo di un sensazione mia puramente femminile, mi dice che si sia verificato un concreto fastidioso disappunto (schizofrenico se la teoria è vera) dovuto alla Sara, opportunamente rinforzato e contraffortato dalla Maggie.
Mi impegno di brutto, ma non riesco a farne un problema, né a provare ansia.
Forse che sia checcazzomenefrega? Forse.

 Lunedì mattina – Grosse flip flop e vibrazioni seducenti

“Caffè?” – “Sì grazie Raffa” e la guardo andare dentro con quegli short very short e quelle grosse flip flop nere, sculando appena quelle due masse di muscoli che corrispondono al nome di natiche in tutte le altre donne.
Poi torna a portarmi il caffè e io lascio cadere l’occhio sulle dita dei piedi, lunghe, callose, vagamente maschili, molto sensuali, smalto trasparente.
In un  fanta fotogramma la vedo nuda sotto di me mentre si fa inculare lentamente e immagino la sua schiena sudata, tornita di fasci muscolari sensuali e androgini. Mastro Tarello risponde scappellandosi e così abbasso il volume dei fanta fotogrammi, per mantenere un contegno.
Alla maggioranza della gente la Raffa non fa sesso, a me mi manda in bestia. Me la immagino in tutte le salse sessomacellare e mi si schiude il buco del culo come un fiore di campo.
Ma sarà frocia? Mah. Speriamo di no, speriamo non solo, al limite, e speriamo di tutto anche.

 Lunedì dopo pranzo – Mettere in sicurezza il capitale

“E da quando il ‘dottor Ruggero’ è diventato un esperto di manovre internazionali? Forse da che il mio studio ha replicato il sistema xyz [notissima marca] rendendo felicemente funzionante i suoi business in Romania e Montenegro?” e la Lidia ride maligna con quegli occhiettini piccoli piccoli.
Mi dice che è un attimo mettere in sicurezza il capitale e che lo sarà sin da stasera, intoccabile, inerodibile, blindato e mi fa firmare e firmare e firmare, poi mi dice che la cosa da studiare è la controffensiva, invece: prigionieri? ribaltamento totale del tavolo? tabula rasa?  e io chiedo se si può anche che no e lei mi dice che sì, se la mia aspirazione è essere ancora socio con quelli dopo la merda che gli tiro e io dico che ha ragione e che ne parleremo.
***
“Vieni qui” – mi dice d’improvviso sottovoce, con gli occhi torbidi, ruotando la sedia da dietro la scrivania e indicando un punto ai suoi piedi. La cosa mi ingrifa e eseguo, inginocchiandomi. Si toglie le ballerine e mi strofina i piedi sul pacco, sorridendo golosa mentre mi manda duro di bestia da far male. Le scorro le mani lungo le cosce facendo scivolare in su il vestito color kaki, mentre lei spinge all’infuori il bacino, scostando le mutandine bianche di pizzo quasi adolescenziale, cosicché io possa leccarle la fica liscia e nuda. E la faccio venire nelle convulsioni silenziose, leccando come una vitellina puttana.  Stupendo vedere la fronte che le si inumidisce di sudore e i tre capelli che sfuggono da quella scultura-capigliatura culminante in uno chignon perfetto.
“Non fare la doccia, stasera, che dopo cena vengo a violentarti…” – le sussurro baciandole il collo mentre sorridendo morbosa mi soffia nell’orecchio “ho la pelle d’oca in mezzo alle gambe al pensiero, mi troverai come piace a te…”.
Pensiero magnificamente cattivo e attraente.

D’ora in poi le cose subiranno un lieve cambiamento.
Tolleranza: zero.
Pietà: zero.
Pazienza: zero.
Coinvolgimento: zero.
Condivisione: zero.
E’ ora che tutto diventi così, proprio così.

O bailan todos, o no baila nadie.








Nessun commento:

Posta un commento