Bonsuar, hello, Привет, todo bien? gudivening.
E quando l’aria
della sera di settembre si fa profumata di week end, il Tazio prenota un signor
volo per domani, destinazione Praga. Lo prenota sola andata, che se ci pensate
costa ben meno di un’andata e ritorno. Lo prenota fremente come una scolaretta
con le mutandine bianche bagnate, cullato dalle note dell’addio, sul sogno di
quell’aeroporto da leccarsi i baffi con la testa nel water della tualèt pubica
oltre che pubblica, che prende il nome di Ruzyně, che se ha fatto la Ruzyně basterebbe una scartozzatina e due mani
di minio, invece di fare le vittime e intitolare l’aeroporto al fenomeno, ma
son zingari, cechi, si sa.
Chi sa fare fa,
chi non sa fare intitola. E’ così.
Ma, mi
chiederete frementi come prepuzi imbizzarriti al getto dell’aria compressa, ma
da dove lo hai prenotato questo economico volo per Praga o Sublime?
Ma da casa,
amisgi, che speru numerossi angora mi seguite da cassa.
Eccome mai ero
a cassa?
Perché prima di
pranzo, esattamente alle ore undici e trentanove, in preda ad un guizzo di
scaltrezza, sono entrato nell’ufficio del mio capo, che stava capando come un
pazzo, rassegnando le mie dimissioni.
Una festa,
guardate, che non vi dico.
Un discorso
degno di un politico all’Altare della Patria, denso di rinfacciamenti, di
preoccupazioni nel non saper dire come dirlo a chi colà mi ha avvitato,
delusione, amarezza, ma pan e vin non ti mancava, l’insalata era nell’orto, Marziomao
perché sei insorto?
DOVE TROVERAI
UN ALTRO POSTO COME QUESTO OTTATZIO?
Ed è vero eh,
oh come è vero. Difficile da trovarne un altro.
Beh ve la
faccio corta, alle quattordici e ventisette ero a casa a gustare due etti e
mezzo di spaghettini con pomodorini freschi, aglio, basilico e pecorao che Gesù
è sceso e ha diviso in due il piatto con la sua SSL, Santa Spada Laser. Sapete
com’è fatto, no?
E dopo il lauto
pasto, mi sono colgato e appena desto ho detto: ma checcazzo ci sto a fare qua,
è ora di cambiare aria, via, via, via.
E allora via,
domani all’imbrunire, per ore due volare, poi in Cechia atterrare, taxi rapire
e in albergo ultralussosfrenato dimorare, dopo cena signorile in ristorante
francese consumare.
Troiagione non
pervenuta, ma perverrà.
E se lei
perverrà, anche io perverrò.
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RispondiEliminaNegli anni ho scoperto che la parte più bella del lavoro è quando gli dici che te ne vai! AH! È un godere così alto e sottile che ne sono diventata dipendente. Dipendente? No, grazie.
RispondiEliminahave a good trip trap and strap-on my Tazio
NDiERRE: scusa se elimino i commenti ma lo sai che detesto i refusi.
RispondiEliminaOh che parole veiritiere dici Erre savia. Ha!
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