Pagine

lunedì 7 gennaio 2013

Noia salvifica

Taglio corto sui dettagli insignificanti e noiosissimi, riservandovi solo quelli noiosi. Winebar, poca gente, flirtino incessante con la Malika, lunedì non lavora che è chiuso, cosa fai dopo?, niente, ti accompagno allora, ok, slinguone adolescenziale in macchina, andiamo da me?, andiamo da te.
Mi cavalca dopo aver richiesto senza deroghe l'uso del guanto che, controvoglia, mi faccio infilare. Piccoli seni perfetti a cono incoronati da chiarissimi capezzolini piccoli, discutibile piercing all'ombelico, discutibile stella militare tatuata sotto l'anca di destra, depilata a zero, bellina, carina, biondina, un culino disegnato con autocad, piedini da bimba regolari con lo smaltino bianco madreperlato che pare che all'est sia un must, zero odori, pulita come se fosse finta, nel culo mai, che peccato, c'ha un buco così invitante, però le piace che glielo si lecchi con passione, buon segno, è sensibile, potrebbe intraprendere la strada dell'inculagione se guidata dallo scrivente Maestro, ma lo scrivente Maestro è troppo stanco per un'allieva così vergine.
Mi piace ascoltare come respira e come ansima quando gode, perchè quella è una cosa che mi chiedo sempre quando conosco una donna. Mi chiedo sempre come gode e come ansima e la Malika è proprio delicata e ansima e gode che è un piacere ascoltarla.
Mi concede tutte le posizioni, ma poi mi chiede lucidamente di cavalcare perchè, mi spiega con voce normale come se fossimo al bar, riesce a venire solo così e io glielo concedo, ci mancherebbe altro. E la piccola ragazzina dell'est viene contorcendosi e sussultando, spettinandosi, che è una meraviglia guardarla. Poi mi chiede, sempre con medesima voce da tutti i giorni, come voglio farlo per venire anche io e la schieno, caricandomi le sue caviglie sulle spalle, guadagnando l'accesso ai suoi piedini che lei di buon grado mi lascia ciucciare e leccare mentre si strizza i piccoli seni e guarda godendo.
Mi lascio andare e le vengo dentro, nella gomma scostante ed anonima, mentre lei mi trattiene il viso con ambo le mani, assumendo un'espressione di estasiata gioia nel sentirmi venire.
Pipì, bidet, vestizione, sorrisi, bicchier d'acqua, nient'altro, Tazio è stato bellissimo, bacini, porta, scale, ciao Malika, ciao Tazio.

Le cose semplici, anche se assolutamente insignificanti, sono un bel conforto di fine vacanze di Natale.
Bonjour.

Nessun commento:

Posta un commento