Pagine

sabato 12 gennaio 2013

Rilflessioni in palmo di mano

Bonjour dalla camera del Marriott Victoria and Albert di Manchester.
Fuori fa buio, dentro no, c'è la luce, fortunatamente. Che città dimmerda, mi sta sul cazzo oltre misura.
La Chiarissima è appena partita per raggiungere il suo supplizio, dal quale riemergerà alle 13:00, ora locale. Chissà se per quell'ora sarà sorto il sole.
Programma del pomeriggio: fottere parecchio di sicuro, poi si vedrà.

Scrivo nudo, seduto in pizzo alla sedia, col bordo del sedile che mi preme il perineo. In tal modo mi basta strizzare il buco del culo per far affluire sangue al cazzo, guadagnando lentamente l'erezione senza dovermi palpeggiare. Perchè vi dico ciò, mi chiederete ed io vi risponderò. Non mi sono mai fatto una sega a Manchester e quindi, al termine di questo inutile post, colmerò la lacuna. Inutile dire che adorerei l'entrata della cameriera mentre mi sgroppo la minchia, perchè le fantasie da film porno di serie B sono sempre le migliori.

Non vi ho totalmente reso edotti dei miei programmi, ieri, no.
Lunedì lascerò questa fogna dimmerda e anzichè ritornare a casa, mi fermerò a Londra.
Motivo? Beh, cominciamo con quello ufficiale: controllare che tutto sia a posto a Camden e dare un segno di vita alla Sheera. Passiamo a quello reale? Mi piacerebbe tanto ingropparmela, la Sheera, che le ragazze indiane hanno dei piedi stupendi. Poi, se non riuscirò ad ingropparmela, potrò sempre masturbarmi annusando e leccando con la sua biancheria intima sporca, che è sempre una signora attività.

Amenità a parte, ho qualche incontro che vorrei fare e non solo con estemporanei culattoni viziosi come me che adorano succhiare cazzi a sconosciuti nei cessi.
Insomma, voglio provare un po' a sbloccare la mia situazione personale e lavorativa, ecco.
(Per dovere di informazione vi dico che in questo momento, a furia di strizzare il buco del culo, ce l'ho quasi duro.)

La Chiaretta è visibilmente stanca e scazzata. Devo riflettere anche su questo, nel weekend. Il punto è che della roba che le ficcano nelle orecchie da mane a sera non gliene fotte autenticamente un cazzo e credo sia anche lecito che sia così.
Certo, aggiungere il nome di questo mostro di agenzia al curriculum aiuterebbe, mi dico.
Ma poi mi dico anche: ma a chi cazzo gliene fotte dei curriculum? Specie in questo Paese dove è buona norma che i curricula siano di una brevità didascalica perchè, alla fine, ciò che conta e quello che sai fare.

Urge riflessione.
Urgono molte riflessioni.
Ma adesso, soprattutto, urge una smanettata veloce, che il cazzo mi tira per bene.
A dopo. 

Nessun commento:

Posta un commento