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mercoledì 9 gennaio 2013

L'Amleto, il Ruggi, il business e la migrazione

Adesso, qua, è inutile che ci mettiamo a fare i fenomeni ulraterreni che vivono nel Cosmo Delta Diciassette.
Io c'ho dei problemi economici non indifferenti in questo periodo, tra stronzi che non pagano un pacco di grana, clienti che non entrano e una lievitazione bertoliniana delle mie spese personali causa amore distribuito ed in cloud europeo.
Insomma c'ho i miei cazzi e ci sto rimuginando sopra a cannone da un bel po', ma poi ieri, non so sotto  l'influenza di quale astro amico, decido che anzichè continuare a parlare col commercialista che, come soluzione ai miei problemi mi suggerisce i problemi medesimi, prendo un consulto col Ruggi, ma mica per chiedergli dei soldi, eh, ma solo per sentire cosa cazzo farebbe lui al mio posto.

Gli racconto tutto, per filo e per segno, gli racconto anche di che colore c'ho le mutande e di che colore ce le avevo il sette settembre e lui prende nota su un blocchetto con la sua Montblanc nera cicciona che è la mia preferita. Poi alza le spalle con la bocca ricurva e io temo che il verdetto sia di cassazione, mentre invece lo squalo diventato buono esordisce con un "Io non ci perderei il sonno Taz, la situazione è assolutamente risolvibile in più di una maniera".
E questo me lo fa piacere già parecchio, il vecchio Ruggi drago del business.
"Immagino tu sarai propenso verso le ipotesi a comportamento corretto" mi dice guardandomi da sopra gli occhiali e io dico seccamente di sì.

E allora egli formula.
Aprire opzioni di acquisizione di quote della società ai guasconi, tirandoli dentro e incassando la liquidazone della mia parte. Rimanere proprietario dei muri perchè il capitale non si aliena mai e incassare un affitto commisurato e ragionevole dalla neoassettata società. Passare la delega di amministrazione e di direzione creativa al Loca e fissare un mio emulomento mensile basso, basso al punto che affitto più emolumento non superino quello che guadagno oggi. Nessuna partita IVA italiana, libera professione esercitata in territorio britannico, per il quale sono già regolarizzato.
Ottimo, dico, ma quelli i quattrini non ce li hanno.
Beh sai, mi dice, tu devi essere un po' robusto nel fargli piacere l'idea, anzitutto. Chiedo come e mi risponde: tutto deve partire dicendo che tu vuoi chiudere tutto, con dispiacere immenso, ma che esiste questa ipotesi alla chiusura. E siccome sai che loro non navigano nell'oro avresti anche pensato a come potrebbero reperire i fondi e quel modo sono io, il Ruggi. Ma non si chiama ricatto? No, Taz, si chiama opportunità di business.
Li vuoi spennare?, chiedo, ma lui mi risponde che solo un pazzo spennerebbe dei beginners. Lui vuole solo collocare denaro ed entrare como socio di capitale.
Non indago, ma mi pare fili come un canotto sull'olio.
Sì, perchè in questo modo potrei ridurre il tempo da dedicare alla società qui e muovermi libero verso l'Inghilterra. E lui aggiunge: non solo. Potresti pure aprire una filiale del tuo studio inglese a Milano. Ma io non ce li ho i soldi, Ruggi. Lo so, mi dice, ma io ho un ufficio a Milano e una stanza te la calo a costo zero. Metti la targa sulla porta ed il giuoco è fatto.

Supponiamo che tutto ciò sia ok, dico, ma che stima dò alla società? Mica gliela devi dare tu, mi dice, gliela dà una società di revisione dei conti, magari di loro scelta. Che così rimani nel giusto che più giusto non si può. Dei dettagli me ne occupo io.
Minchia, dico. Con due mosse guadagno come prima, se non di più, mi ritrovo reidratato di liquidità, lavoro un sedicesimo qui, ho tempo di muovermi verso l'Inghilterra, mi tolgo dai coglioni le peste e c'ho pura la filiale italiana del mio studio londinese. Mi piace tantissimo.
A parte un lieve sentore di zolfo diffuso, di cui chiedo se anche lui ne ha sensazione.

"Taz, sei tu che sei venuto da me con un problema. Io ti sto indicando la più parrocchiale delle risoluzioni. Se vuoi puoi rimanere coi tuo casini."
Già.

6 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Beh, potevi lasciarlo il commento. Sono tutte cose (più altre moltor più specifiche) che andranno considerate, certo. :-))))
    Per il resto tranquillo.

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  3. A volte l'odore di zolfo mi ricorda quello dell'incenso. E viceversa.

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    1. Eh già. Concordo in pieno.
      Bentornata.
      :)

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    2. Da te non sono mai andata del tutto via.
      Grazie a te della risposta. ;)

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