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giovedì 2 aprile 2015

Ma siete fieri?

Ma siete fieri di me?
Ieri mattina sveglia a un orario normale per la quasi totalità dell’umanità, discesa nella palestra dell’albergone, un’ora di tappìarrullantz, doccia, venti vasche in piscina, doccia, sauna finlandese, doccia, camera, vestito da signore con la giacca, colazione internazionale, uscita dall’albergone, taxi, incontro con amico della Bara (ma che brutto che fa ‘sto dire) per visita a ipotetica location non male, caruccia, da pensarci. Pranzo col tizio in bistrottino della città vecchia (vegano! vegano! che di maiale in tutte le salse non ne posso più) distinti saluti e partenza.
Ore quattordici e trenta, puntuale come uno scolaretto, due ore di ceco che il signoremisostenga, poi pausa un’ora, fettina di torta e caffè americano all’angolo, ore diciassette e trenta ritorno alla scuola delle torture e sotto con due ore di russo che la fede mi vacilla.

Ovvio che dopo cena casereccia all’Humble Brothel mi sono inculato la Romilda, così, un po’ per voglia di culo sporco, ma un po’ anche per farle fare del budget anche se non ha senso pagarla perché lei lavora per me, ma la ragazza va anche tutelata dalle ire del Costanzone.
C’è poco da fare: sfondata è sfondata, non è neanche malazzo, non si sottrae a nulla, ma non c’ha il quid, non c’ha.
Evabbè, resta sempre una ragazza dai modi garbati.

Anycase, siete fieri?

2 commenti:

  1. Ammiro chiunque, ANCHE un solo giorno della sua vita, ANCHE solo inizia una giornata così. Figurati tu che l'hai ANCHE continuata e conclusa così carico al top di roba giusta e sana. Va oltre la mia genetica comprensione, il mio dna è differente. Applausi per Tazio!

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  2. Il quid è tutto. Grande 'Zio bentornato !!! e buona Pasqua. GQ

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