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giovedì 9 aprile 2015

Progettualità signorile

“Ma allora tu qui ci vieni spesso!” dico dopo averlo sentito parlare in rumeno nella hall dell’albergo-stazione-intergalattica-del-danaro al rientro.
“Beh sì è da parecchio. Diciamo che ci vengo il minimo indispensabile perché io odio la Romania, ma gli affari sono affari”
Eccerto.
E allora stamattina, giusto per immedesimarmi di più in quegli affari, senza fatica trovo QUESTO simpatico articoletto che mi ha tanto aiutato a capire gli immani sforzi imprenditoriali di un uomo con cittadinanza olandese. Paese in cui ha domiciliato molte delle sue società che si appoggiano tutte a banche del Lussemburgo che là, pare, il clima deteriori meno le banconote.
In Italia, il Ruggi, non c’ha neanche più i ricordi.
Direi che il pezzo sulle motivazioni del Ruggirumeno possa essere completo.

“Ma tu” mi chiede versando del J.D. single barrel a entrambi, sedendo comodamente nella suite imperialdivina “in queste lande sfigatissime cosa ci fai?”
“Beh, sono anche io qui per affari” dico con una certa serietà “da un po’ sono entrato in società con amici italiani e cechi nella gestione di un bordello con annesso hotel a Praga. E’ un’attività italians-driven, per la maggior parte del flusso di entrata.”
E invece di sortire ammirata condivisione tra colleghi, a momenti mi sputa il JD in faccia dal ridere. Mi fa giurare sedici volte che non lo stavo menando pel culo, poi si fa serio e inizia a delirare.

“La società spero non sia solo una e non sia domiciliate in cechia” mi sfuda con occhio mefistofelico, torbido e beffardo.
Dico che sì, che sono registrate a Praga e lui ride chiedendomi se sono coglione e, da lì, parte un pippone che mi dà il capogiro attorno allo scorporo della società in un’immobiliare ceca che detiene i muri (perché in cechia il settore immobiliare blah blah blah e snocciola percentuali) il cui asset è detenuto al 100% da una società lituana (perchè lì blah blah blah) che controlla il 90% della società slovacca (e non ceca caro Tazio, perchè blah blah blah) che gestisce l’albergo e il “night” e io sento il sonno che mi avvinghia come l’edera perché io di ‘ste cose non c’ho mai capito una mazza e mai ci capirò. Ciò che so è che non sono il socio di maggioranza e quindi non decido una minchia e che quelle buste gialle che ritiro ogni giorno contengono dai 3 ai 4 stipendi di un operaio e la cosa, da buon vetero comunista, un po’ mi mette anche a disagio, ma poi, da buon vetero comunista, mi passa subito.

“Domani sera se ci va di culo c’è anche la Divina” e me lo dice con un sorriso al neon e la notizia mi libera subito dall’edera. Sì, perché dovete sapere che da sempre il Ruggi è segretamente innamorato di Sandra Romain, la famosa pornostar rumena, che ora conosce grazie all’amico dell’amico e che costei, oramai ritirata dal porno, di tanto in tanto si concede come coordinatrice di festini come quello che il Ruggi ha organizzato per stasera in due e due quattro.
Staremo a vedere. Non mi spiacerebbe affatto assaggiarla, la Romain, vi dirò.

“Oh Tazietti senti qui  che progettino che mi ronza: io e te venerdì sera partiamo da questa mmerda con l’ultimo volo per Amsterdam. Ci piazziamo belli come il sole a casa mia e lì ci rintroniamo come dei paracarri con della roba seria, mica quella che trovi nei coffee-shop. Poi ti presento un paio di femminuzze che mi dirai grazie. Ma aspetta: domenica sera, max lunedì mattina prendiamo l’aereo e voliamo a Bordeaux, dove ti faccio vedere i vigneti, le cantine e la Maison d’Hote e conosci anche Ninì” e sorride.

Parliamone, che lunedì c’ho scuola.
Però l’idea di una calata nel Bordeaux mi mette allegria e mi stimola.
Vanno centellinate queste opportunità, nel mare magnum delle mie paranoie.

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