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martedì 7 aprile 2015

Aggiornamenti di sistema

Ho finito adesso di prepararmi la valigia e ora mi dedico a voi, dato che devo riposare per bene che domani ho un lungo viaggio verso l’ospitale Bucarest (manco dovessi andarci in bici).
E vi scrivo per microparagrafi numerati, che è una cosa che mi diverte da matti.

.1 Venka e la carne

Ecco, l’argomento potrebbe essere bello che definito e finito così, pezzo completo. Serata piacevolissima, abbiamo mangiato molto bene (carne davvero ottima), bevuto del vino che parliamone, discusso e condiviso mille idee, ma poi io non ce l’ho fatta raga, scusatemi, ma non è colpa mia. E’ che non si è svegliato il Taziosaurus Fucks, niente urlo dalla caverna, niente femore di dinosauro, ma non perché lei non sia sozzamente attraente, ma perché io ero distratto. Bucarest, il Ruggi, il disastro che succederà giovedì sera, i pensieri sulla Milly, le folgorazioni su come ritrovarla, i uazzappi, casino insomma.
Signorile bacio guanciale della buona notte dopo il riaccompagno a casa in taxi e morta lì.
Artemisia, se in ogni caso tu volessi procedere a prescindere, io un bel pompino letterario da te lo gradirei eccome.

.2 Ruggi e Bucarest

Un messaggino mi avvisa di alcune cose: cosa a) il Ruggi ha prenotato la suite più suite delle suite dell’albergone lussuosissimo in centro pieno: piano base più soppalcato, due matrimoniali, salotto, tre bagni. Cosa b) il Ruggi ha già organizzato gli elementi della festicciola: io e lui e sei letamaie pronte a tutto, farina doppio zero, origano, digestivi Antonetto e numerosissime bottiglie di soluzioni medicinali a base alcolica annessi e connessi. Colgo l’occasione per salutarvi ora dicendovi che vi ho sempre amati, perché il rischio di non tornare più dalla festina c’è eccome.

.3 Rintracciare la Cattiva

Ieri, con l’occasione delle feste pasquali a cui io sono tanto devoto, mi è scappato da telefonare a Renè e alla Silvana (la Coppia Bestia, per chi se lo fosse dimenticato). Ma dai, ma sì, ma giù, ma che bello, ma come stai, ma come state, la madonna sin lì a Praga! e poi, dopo una mezz’ora buona di eiaculazioni involontarie di Renè dal piacere di sentirmi, riesco a circondare l’argomento La Casa, cogliendo l’occasione di dire che ho comperato la mia, di casa, a poche centinaia di metri dal Tempio dell’Ossessione. Ma tu pensa, ma sì, ma che bella la piazza, ahbehbeh, fatto bene Tazio, grazie Renè, ma senti Arrenè (Arrenais), della Milly hai notizie?
No, non le ha le notizie (merda), sa che per un periodo faceva la prostituta a Piacenza (lo so lo so) e poi zaff telefono irraggiungibile, utente inesistente. (Rimerda). Poi però il mio bel Renè chiappedichiffon riflette e dice che, in ogni caso, essendo rimasto in contatto con alcuni del giro, poteva provare a sondare il terreno e, nel caso, ad avvisarmi. Baci, se salgo a Praga ti chiama, sìsì certo, chiama chiama che vedrai che bene che ti troverai se ci incontriamo.
Vedremo.

.4 Costato in stato avariato

Ieri pomeriggio, dalla ridente e rilassata Calabria mi chiama il Costa, che si stava fumando una cannetta nudo sul letto, mentre la Cuccina era in doccia a “lavassi la spurra che c’ho shkizzato” e io sono ghiotto di questi dettagli, sia per l’immagine raffinatissima che mi si materializza nella mente, sia per il godimento intimo che provo nel pensare che il dì di Pasquetta la Cuccina TP (Troia Parossistica) ha piantato a casa il Gornudazzo per andare a farsi montare dal verro di razza CostaBrave.
“Zend Tà, io ci ho penzat na cosa per il noshtro bisness.” – e sento pfffffff del fumo - “Dimmi”
“Lovvuoi sape cos ci mang annoi lacciù?” - che a dire il vero sarebbe “lassù” ma tirem innanz – “Dimmi”
“Ah nnoi ci mancano le necre, cazzomerda Tà”.
Eh beh.
Visto con occhio manageriale attento ed esperto è esattamente l’UNICO microdettaglio che ci manca, quello delle necre, ma per non fare la figura del provincialotto sfigato, ci do dentro del mio.
“E delle nane? Cosa ne dici?” – “Delle nane necre dici Tà?” – “Ma anche bianche Cos, ma soprattutto che ce ne siano alcune di mutilate” – “Che gi mang le camp o le pracc dici? Minghia Tà ma ti zei fumato il lucittotashcapp?” - “Sì, nero testa di necro, ottimo. Ma ne parliamo meglio quando torni, che ho delle idee anche su delle albine paralitiche. A proposito, CostanteMente, quando cazzo torni?”  - “Difficile a diss gumbà, che qua finghè ‘sta zoccola che c’ho guà sul lett bell e pulita ti toccia condinua a farmi gotere come uno stronz chi se ne sale chiù, è vvero mignottazza bottana sucaminghie di papà tuo, è vero?” e una risata grondante incesto fa da controcanto e io chiudo lì la conversazione, ma con una considerazione una.
Trascuro il “godere come uno stronzo” che è un concetto più grande della mia testa.
Vorrei concentrarmi solo su questa stuppendarrelazione.
Fosse amore, non avrei niente da dire, quello è cieco e vabbè. Ma è solo luridume e lordura e qui mi imbarazzo: a Costaaaaaaaa! c’hai un bordello pieno zeppo di mignotte fighe ultraterrene da Attacco degli UltracorpidelleUltrafighe che te ne farebbero della ogni gratis, sole od in gruppo o anche tutte quante assieme (visto che tu sei il Pappamanager) e ti incarognisci con la cugina irsuta, cessa, stronza e sposata? Costantinellobello, guarda che tu non sai leggere, ma i giornali sono pieni di episodi di morte violenta per cose di molto minor conto lì a casetta tua, perché tue te lo sei dimenticato, ma al calabrone cornuto ci viene un carattere dimmerda (e non è che gli do tutti ‘sti torti, in ogni caso)
Boh.

.5 Uozzappi live mentre diariavo

“Dormi?” – “No, ma fra poco sì che domani vado a Bucarest”
“A Bucarest?”
. Chissà che parte di “Bucarest” l’aveva posta nel dubbio di non aver capito.
“Io sono tornata ieri sera da Roma” e finalmente delle notizie interessanti, cazzo!, che non se ne può più delle solite guerre, crisi, pianeta morente e la CuccinaTP.
“Da Roma?” chiedo io dopo pausa interminabile, perché picchiettavo il post.
“Sì, non te l’avevo detto che ero a Roma?” – “Sì sì” – “E lo stupore da dove viene allora?” – “No è che magari venivi da Firenze” – “Da Firenze??” – “Vabbè, ci sei passata no?” – “Sì, ma di che cazzo stiamo parlando?” al che di dentro mi è venuto un “porella” e ho emoticato uno che fa le linguacce ridendo.
“Non ti chiedo nemmeno cosa vai a fare a Bucarest” – “Solito import delle troie, è il mio lavoro, che amo” – “Vabbè buonanotte, fatti vivo quando hai cazzi di parlarmi” – “Ok buonanotte”

.6 Perle di confusione

“Romilda, vado al tuo paese mercoledì” - “Al mio paese?”
“Sì vado a Bucarest”
– lei ride – “Bucarest è in Romania, io sono Moldava”
Sintesi finale: Gema la rumena è in realtà Romilda la moldava. Considerazione a margine della sintesi: il Costa è un vero coglione, non un attore.
Quando torno me la ingroppo, chissà che a furia di dai e dai non impari a chiavare.
Noi Bordel(r)manager lo chiamiamo training-on-the-(blow)job.

A prestissimo gente adorata, a prestissimo.

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