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lunedì 5 novembre 2012

The vibrating mare

E c'aveva ragione la Skiz, c'aveva.
Erano le quattordici e zerosette, forse zerootto, quando d'improvviso odo un rombo sordo provenire dalla casa di fianco. Minchiasì, mi dico entusiasta e comincio a correre per la casa per intuire da che punto la vibrazione si propagasse, poichè la nostra casa confina con la scala della sua, per cui delle due l'una: se lo sento così forte o si sta cavalcando il Sybian sul pianerottolo oppure dalla lavanderia interrata ed infatti era proprio così, la cavallona cavalcava proprio là sotto, che mano a mano che scendevo la scala il vooooooom del Sybian si faceva più nitido.
Ma pensa te che sublime meraviglia della natura: la cavallona mature, una volta che il suo hubby ha levato le tende per andare a Sarcazzo, si denuda e si fa una galoppatina, ma siamo sicuri che si denudi del tutto?, no, secondo me no, secondo me è vestita di sopra e nuda di sotto, con i piedi nudi sul pavimento di cemento, mh, difficile con 'sto freddo, ma allora è ancora meglio, ancora più splatter, è vestita sopra, nuda sotto, ma coi calzini e si fa perforare la figona elastica dal vibrante cazzone e mentre monto lo stage della cavallona porno che gode su quell'affare, mi spoglio veloce e comincio a menarmelo di brutto, eccitato come un calamaro dal fatto che entrambi ci stiamo masturbando macellari, separati solo da un muro. Me la chiaverei, oh sì, me la chiaverei tantissimo, tantissimissimo, con quella faccia da vecchia porca sozza e depravata, le lavorerei il culo fino ad anestetizzarglielo, glielo pianterei così fondo e così forte da farla scoppiare in spruzzi di piscia e mentre considero questi eleganti e romantici aspetti, dall'altra parte del muro viene ucciso un maiale, forse un sacrificio a Sidor, figlio di Khmer, fratello di Kmorr, ma no, non è un maiale che viene sgozzato, è la vibrocavalla che sborra e allora mi si imbirilla il capitone, mi si sguaina il Boa Imperiale e, ricordando le parole di Gaber, che libertà è partecipazione, partecipo alla sessione orgasmica, liberando l'urlo dell'Alce ulceroso, sborrando a fontana, mentre ancora la cavallona grugniva il suo orgasmo che, per pochi secondi, si è addressato perfettamente sul mio e tutto ciò è celtico, forse anche un po' panteista, sicuramente british, magari anche un po' furbish, visto che adesso io so che le sa che io so e sarà divino quando ci incroceremo e ci saluteremo con un sorriso polite sapendo che ciascuno sa che l'altro sa.
Ora vogliate perdonarmi, ma l'avervi messo a parte di questo scorcio di vita mi ha prodotto un'erezione impetuosa e insolente ed andrò a frugare tra la biancheria per trovare un paio di mutandine veraveramente sporche della Skizzer da leccare e annusare mentre mi smeriglio 'sta gran ceppa di minchia che vuole le coccole.
Besitos. 

1 commento:

  1. Chissà se le cavalle inglesi conoscono il verso dell'Alce ulceroso? vabbè avrà sicuramente modo di conoscerlo, vero Tazio? have a nice week !!! e come diceva il cumenda siiuleter ovvero see you later GQ

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