Pagine

giovedì 8 novembre 2012

Serie riflessioni sul futuro in una sera di pioggia mentre il camino non si può accendere perchè c'è la TV davanti

"E insomma c'ho 'sta strana sensazione perchè io, sostanzialmente, quello che dovevo fare l'ho bello che finito e loro non è che mi han passato a qualcos'altro, che se non fossi io che do una mano a questo o a quello sarei con le dita incrociate dalla mattina alla sera e sono già dei giorni che 'sta cosa va avanti."

Brutto segno, sì. E' il segno di qualcuno che non la vuole mettere su niente di specifico perchè aspetta che la naturale scadenza del contrattino arrivi, per dirle ciao ciao.
D'altra parte, però, agli inglesi non occorre ridursi a questo, poichè ogni venerdì è buono per pagare e licenziare quindi, francamente, non capisco.

"Dai curricula spediti nessuna novella…" constato pensieroso.
"Zero spaccato" mi dice arruolando il cono aromatico della fratellanza cosmica.
"Speriamo si muova qualcosa prima di Natale…" riconstato pensieroso.
"Se va male farò la calling girl finchè non mi sistemo" mi dice sudicia con un sorriso sporco. La calling girl. La marchettara squillo. Mille rivoli di liquame erotico si dipanano dal mio cervello marcio e la penso a far marchette e mi eccito.

"Ci sono un sacco di agenzie, poi tu sei italiana, esotica in un certo senso" rintuzzo.
"Ah beh da trovare ce ne sono ad eptazzeffe, non è mica un problema" e accende e poi passa.
"Ma tu lo faresti veramente?" chiedo con trepidazione.
"Beh, se fossi costretta sì. Il problema non è quello di "fare" la puttana, il problema è quello che c'è dietro: maniaci, assassini, sbandati…" e fissa un punto sul muro davanti, affossandosi nel divanorrore.

"Beh, potresti sempre farlo in uno di quei bordelli clandestini camuffati da salone massaggi. Lì c'è tutta la reggenza del bordello e problemi di sicurezza non ce ne sarebbero" considero falsamente tranquillo, mentre le mani mi sudano al pensiero di lei mezza nuda che scula nel bordello con dietro il cliente che la segue.
E poi un po' di silenzio.

"Quanto può prendere una puttana?" mi chiede vagamente assorta.
"Dipende dalla prestazione e dal tempo. Diciamo da un minimo di 200 sterline all'ora sino a 2-3.000 sterline per una nottata" rispondo, fresco di siti specializzati.
"Mi prendi per il culo?" mi chiede, sollevandosi dall'affondamento per guardarmi in faccia.
"No, se vuoi ti faccio vedere dei siti di agenzie e di saloni massaggio" rispondo.
"Cazzomerda è una valanga di soldi, cazzomerda. E una può lavorare, diciamo, solo di pomeriggio?"
"Beh non esiste un contratto nazionale delle zoccole, Skiz, credo che siano accordi con i reggenti la tenuta bordellante, ma penso di sì"
"Mapporcatroia, potrei lavorare diciamo dalle due alle otto, cioè sei ore che se mi va di lusso mi puppo 1.200 sterline!"
"No, no, amore. Dimentichi un dettaglio. La reggitura della tenenza bordellaria ti applica una over più la quota spese. Diciamo che delle 200 orarie è ragionevole ritenere che te ne rimangano 80-100."
rispondo dall'alto della mia esperienza di gran puttaniere.
"Ok, giusto. Però attimo, facciamo due conti. Mettiamola giù di merda. Posso lavorare solo tre settimane al mese, per via del marchese, quindi diciamo quindici giorni lavorativi. Metti che faccio un solo cliente al giorno e metti che quelli si intascano il 50% beccherei 1.500 sterline lisce, cioè 200 in più di quelle che becco sgobbando come una schiava e lavorerei solo tre settimane e solo al pomeriggio, cazzomerda" ed è evidente che la canna comincia a salirle, ma non mi va per niente di fermarla e allora la incito.

"Tieni conto anche che tu saresti una puttana full features: ti fai le donne, te lo fai mettere nel culo, i triangoli e le orge non ti fanno paura, tutti elementi che potrebbero portarti ad una fascia alta di prezzo" e la guardo e sento le rotelle che, lubrificate dal THC, scarrocciano trascinate da mille pensieri.
Poi si alza e si siede sulle mie ginocchia, palpandomi il cazzo. Mi lecca il collo e mi sussurra all'orecchio: "Quanto ti fa tirare il cazzo il pensiero che vado a fare la puttana?"
Le agguanto le chiappe aprendole il culo e le grugnisco all'orecchio "E' il mio sogno segreto" e lei sorride sozza, scivola in ginocchio, mi sbottona i jeans e comincia a farmi un pompino guardandomi negli occhi lurida.


Io la adoro questa donna qui. 

Nessun commento:

Posta un commento