Pagine

mercoledì 7 novembre 2012

Carne compressa

E' notte tarda e per rilassarci ricorriamo ai rimedi della nonna e allora l'aromatico alcaloide fluisce placido donando creatività e reattività nella tranquillità della spazialità dei nostri rotondeggianti orizzonti sconfinati ed allora ecco spuntare la pompa, che sporcaccione che sono, ma lo è anche lei, ingorda ingozzata di mille film porno in cui quell'oggetto eccitante compare, ti do l'ossigeno amore, risolino, non mi far male però, ma che male Skizzetta, porno capretta sozzetta e porto ad aderire la coppa di plastica alla fica già calda e bagnata e lei apre per bene le gambe ed io pompo, uno per far aderire, due per partire e lei fuma la canna, annebbiata, spatasciata come una sporca baldracca ed io pompo, col cazzo di marmo che mi penzola tra le gambe, io pompo e lei aspira e mugola con un sorrisetto e si accarezza la pelle attorno alla coppa e aspira e poi passa e io pompo e lei gioca coi suoi capezzoli di titanio e io pompo e lei mugola, mi tira, mi dice, mi brucia, vuoi che smetta?, no, pompa ancora, ancora e io pompo e vedo la carne compressa che riempie la coppa, umida e gonfia, prendo il telefono e scatto alla cazzo e lei ghigna puttana, sussurra letamaia "a chi le mostri dopo porco?" e io pompo, passa la canna, certo amore, ti faccio male?, no, pompa di più, di più e io eseguo e la sua bocca si piega a commedia tragica greca, mi fa male, vuoi che sgonfi?, no, pompa cazzo, pompa più forte e io eseguo, pompo instancabile e la fica si deforma, mostruosa e eccitante, che poi lo dico io quando basta, che se ascolto te, Skizzina, te la faccio scoppiare e mollo, il sibilo, l'aria che esce, odore di plastica e fica e piscia, poi pianino la stacco e vedo il capolovoro d'autore, una ficona deforme, grossa, calda, bagnata, arrossata, prendi lo specchietto, certo amore, eccola la tua fica da troia sozzamente depravata, lascia che la immortali e scatto di nuovo e tu fai ohhh con la bocca e poi te la tocchi, grugnisci che è bello toccarla così, che è sensibile a mille e ti alzi e cammini e mi dici che ti masturbi camminando e poi torni sul letto e te la apri, la tocchi ti masturbi, eccitata come una cagna ninfomane, è stupendo Skizzilla, madonna che grossa Tazione, apri che te la lecco, godi mugoli, ti tiri i capezzoli in sù e mi vomiti porcate per dirmi quanto ti fa godere 'sta cosa ed allora *zanf* il colpo di genio del Tazione britannico, che prende la rotella acuminata dal cassettino, dio che sturbo, comincio a tracciare delle linee premendo e tu bestemmi dalla voglia e dal godere satanico, perineo, ano, fica mostruosa, clitoridino, ti contorci e ti piace, la mia cappella ha la goccia da quanto mi tira e allora sfrego il cazzo su quell'oscena hamburger di carne umana e uso la rotella, me la passo sulla cappella e mi piace, premo forte e godo, dolore stupendo, poi sulla tua fica mostruosa, premo forte, tu grugnisci e sbavi, mi sputi addosso e io ti impalo senza pietà e sbatto come un martello pneumatico e tu schizzi sputandomi in faccia e sei così sozza che dovresti essere beatificata.
Santa subito.

2 commenti: