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lunedì 13 aprile 2015

Sabatiadi taziee e principi di domenichiadi soavi

Sabato sera, drin giù al Vosco, fratello mandami in camera la Romilda e segnami un overnight con lei, la Romi arriva dopo mezz’ora, scusa un cliente, vestaglia di raso dell’HBH, calze nere velate con reggicalze vintage molto ben lavorato, tacco dodici, niente mutande, reggiseno a balconcino spara tette in su, la accolgo totalmente nudo con canna accesa in bocca e canna scaèppellata sotto, lei sorride, si toglie il raso HBH, si toglie le scarpe e accetta di tirare una boccata e io osservo quelle ditina dei piedi ben fatte e destabilizzanti, sotto la calza nera velata e trovo che la scelta di un rouge-noir, seppur da supermercato, sia vincente. Mi siedo accanto a lei sul bordo del letto, mi ripassa la canna e così, a mani libere, comincia a giocare col mio Obelisco di Carne di Puro Porco, sortendo rapidi effetti, specie quando, con destrezza consumata, con uno snap si toglie quella ridicolaggine di reggiseno, che le sue poppette son già così belle che coprirle è sacrilegio.

Io non amo la lingerie, lo sapete benissimo, ma ieri sera mi ha messo uno sturbo particolare, vuoi la canna, vuoi il rompimento di coioni della giornata, vuoi le settecentosettantadue seghe che mi ero tirato per accoppare il tempo, vuoi che lei non sarà la regina del bordello, ma é comunque una gran gran gran figa dagli occhi neri magnetici e, spesso, sensualissimamente sinistri. L’ho succhiata e leccata come se non avessi mai leccato una figa e un buco del culo prima in vita mia, inginocchiato sul pavimento a bordo letto, mentre lei giaceva a gambe ultraspalancate ad offirmi quella liscissima papaya odorosa e quel litchi culeo che arrossato pulsava e si introfletteva ed estrofletteva e io ci andavo matto.

L’ho fatta venire di bocca quattro volte e poi, rifiutando il pompino di rito, l’ho montata come un operaio della FCA di Detroit: con perizia, decisione, efficacia ed efficienza, venendo con lei la seconda volta che, come mi accade quando sono veramente infoiato, è senza soluzione di continuità con la prima, cadendo poi stremati sul letto dopo ore due e diciassette minuti di catena di montaggio ininterrotta. E allora doccia assieme limonando lentamente lavandoci i sessi a vicenda, puoi fuori ad asciugare e altra canna, vodka, carezze, baci, flirt leggerissimo entrambi nudi, poi musica, balliamo, canna, vodka e poi a letto, altro ritmo, altro stile, altro afflato, altri orgasmi e poi, entrambi cotti siam caduti tra le braccia di Morfeo, avvinghiati, nudi sotto il piumone, pelle su pelle, ma cazzomerda, ‘sta moldavina moretta è gradevolissima assai, che bello e che bella.

Ore otto e lei scatta, ma dove vai?, è finito il turno, ma vuoi andartene?, credo che io deve, no tu deve se vuoi, ma quelli, ma checcazzo e io chi sono?, tu sei diverso da loro tu sei buono, ma allora siediti e ascolta, ti va di farti la domenica con me? Scendi e chiudi l’overnight, poi sali coi tuoi vestiti civili e ci rimettiamo a letto a dormire fino a mezzogiorno, poi usciamo e camminiamo verso parco Folimanka e per strada ci fermiamo a mangiare quelle salsiccione con la senape e poi comperiamo una bottiglia di vodka e andiamo al parco a svaccarci al sole e a farci due canne e a dissetarci di vodka e poi vediamo. Come ti sembra?

Sorride timida e luminosa e dice "belo, mi piace".
Ma che bella domenica alle porte.
Ha!

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