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venerdì 1 giugno 2012

Borgoverde


Bonjour.
Bonjour da Borgoverde. Lo chiamerò così questo posto.
Qui non trema niente, ma noi continuiamo a sentire le scosse. E’ normale, cazzo.
Alle quattro e dieci di questa mattina ho visto, finalmente, la scritta Transfer completed.
Che bella scritta.
La Skizza dormicchiava sul divano e di tanto in tanto veniva a darmi una carezzina e un bacino, chiedendomi se volevo un caffè. Ne ho presi pochi, perché la caffeina, rispetto all’adrenalina che avevo in corpo, avrebbe fatto da calmante.
I ragazzi li avevo mandati via all’una, appena ricontrollato il master per l’ultima volta.
Zack è tornato a casa, il Costa e il Loca sono partiti per Varese, subito.
Alle quattro e dieci ho spento tutto, ho messo uno snap mirror nella borsa, abbiamo portato giù della roba, una tavola grafica, un iMac, due portatili e siamo partiti. A pieno gas, come avevo detto.
E appena siamo partiti la Skizza ha cominciato a dormire.

Siamo arrivati a Borgoverde alle sette meno dieci.
La grande casa puzza di muffa, l’acqua esce arrugginita ruttando, il frigo è vuoto, ma c’è del caffè. Più tardi si va a far la mega spesa. La Skizza è crollata a letto, ma io ho retto ancora, perché alle nove sarebbero  arrivati i ragazzi dello streaming ed io li ho aspettati con Skype aperto.
Piazzato sul tavolone da reggimento che c’è sotto il porticone della casa di Borgoverde.
Altra casa, altro portico. Mica posso lamentarmi, no?

C’è un silenzio surreale, uccellini e aria che muove le fronde. Il tempo è così così, ma fa caldo e si sta bene.
Alle dieci i ragazzi dello streaming hanno finito il controllo e mi hanno scritto (yes) su skype, con quel bel pollice da Fonzie che amo alla follia. E allora mi sono rilassato e ho dormito davanti al portatile a tappe.
Mi ha pingato Zack, poi il Loca. Tutto rego, raga. Poi la Betta mi ha mandato un sms per sapere se eravamo già qui. Poi si è svegliata la Skizza e mi ha anche fatto ridere.

E’ comparsa sull’uscio di casa con addosso solo una canottiera da intimo bianca con le spalline e un fiocchetto ricamato sul davanti. Roba da mia nonna, che però non girava scalza e nuda di sotto. Capelli esplosi per aria, espressione devastata e una canna accesa.
Buongiorno, Chiara! La collina ti rende fresca e vitale come la rugiada sui petali di rosa! Ha!
Mi ha chiesto se tutto era andato per il verso giusto e le ho detto di sì e lei ha detto “Dio grazie”.
Sì, grazie di tutto, veramente, troppo buono.

Bene, ora siamo a Borgoverde e questa è una realtà indiscutibile.
Dovrei dormire, ma non ce la faccio. Non mi preoccupo, perché prima  o poi dormirò.
Prendiamola come una vacanza, và.
Una vacanza dal terrore.
Potrebbe essere piacevole.
A più tardi, dudes.

6 commenti:

  1. le marche sono un bel posto lo so perchè ci vivo e in fondo penso siano molto simili a dove stavi tu. buona fortuna, comunque
    gatto

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    1. Grazie, Gatto.
      Questo è un posto magnifico, lo conosco dall'estate scorsa. Le Marche sono bellissime e si mangia benissimo...
      Grazie.

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  2. Se ti annoi, vai al Merendero di Marotta oppure al Chiostro di Mondolfo, con l'autostrada ci metti pochissimo.
    Un abbraccio forte. GQ

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    1. :)
      Un abbraccio a te, Squinternato :)
      (Oh, ti giuro, ci vado a 'sto cazzo di merenndero)

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  3. Ma anche il Chiostro di Mondolfo non è male....fanno la gramigna al ragù (è un tipo di pasta n.d.r.) FAVOLOSA. Felice di sapervi al sicuro. E che da un pò non mi insulti...Uscita casello Marotta, ricorda.
    Ciao GQ

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  4. GQ, io conosco il chiostro?!?!?!?!!?!? pb4.0

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