Causa assenza Bertille, influenzata, mi perdo con la mente attorno alle mie cosette e considero quanti cazzi di giri per l'Europa mi sono puppato negli ultimi mesi. E, con malcelata soddisfazione, li disegno su un bel pezzettino di Google Maps.
Poi ripenso al discorso della vacanza, che io è da un bel pezzettino che me la prefiguro una Laidovacanza nella Pornocanaria e così aggiungo in verde il mio progettino vacanziero.
Terminati i raffinatissimi fasti di Marbella, non avendo fava da fare a Parigi (sì ok, c'è la Sadi, ma quella a Parigi c'è stabile, mica scappa), mi faccio un bel volo a Lisbona e poi da lì: Maspalomas.
E l'idea di questa trasvolata solitaria alla ricerca della patonza d'annata moralità free tra le dune porcone, mi solletica e mi ingalla.
Ci vado da solo alla Canarie, cazzomerda, sì.
E da là, con un folta serie di Margaritas in mano aspetto il trascorrere del tempo tecnico.
E, onestamente, mi pare un'idea a dir poco geniale.
Il problema tecnico che si pone, invece, ruota attorno all'abbigliamento. Io qui sono fornito di roba polare, a Marbella ci sono diciotto gradi e a Maspalomas ce ne saranno venticinque. Bisogna escogitare qualcosa.
Ha!
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