Bene. Un lungo pranzo, che così lungo lo è anche un po' stato per motivare la figura barbina del Mentore, diciamocelo.
All'italiana mi ha chiesto di essere paziente, di sospendere le mie presenze allo studio di produzione per, diciamo, una quindicina di giorni.
Giorni entro i quali lui batterà i pugni sul tavolo coi suoi soci, pretendendo che sia io a capo della baracca, perchè lui si fida solo di me.
Ottimo, dico all'interno del mio corpo umano, ma poi, sempre all'interno mi chiedo: e io posso fidarmi di lui e della stupenda fattibilità del suo stupendo progetto?
Perchè, di fatto, al momento io sono pagato e spesato allo schifo sino a lunedì dell'Angelo.
Da martedì dell'Angelo la permanenza a Parigi la paga Tazietti. Il che non sarebbe nulla se tutto ciò avesse un senso.
Viceversa bisognerebbe prendere altre decisioni a seguito di altre valutazioni.
"Senti Tazio" mi dice con serietà profonda "tu credi proprio che io sia disposto a perdere la produzione di Icsipsilon?"
No, non lo credo. Ma credo anche che, qualora la produzione di Icsipsilon saltasse (come salterà, con quella manica di paraculi) sarà assai più semplice chiudere la baracca con quattro assi, che mettersi lì a tentare di rianimare un cadavere decomposto.
Le rianimazioni costano molto più delle assi.
"Ti dimostrerò che ti sbagli"
Non mi devi dimostrare niente, devi solo mostrarmi che intenzioni hai con me, amico Mentore. Perchè va bene che mi hai placcato d'oro, va bene tutto, ma io di riffa o di raffa, manco dall'Italia da più di un mese e cominciavo a farci la bocca con Parigi, per cui sappi che questa farsa puttanata è stata proprio enorme.
"Vabbè Tazio, non farla troppo tragica" mi dice "ti prendi una bella vacanza alla Maldive e quando sarai tornato le cose saranno sistemate, fidati."
Non è che non mi fido del fatto che le cose saranno sistemate, non c'ho mica dodici anni. Quello che mi preoccupa è di come saranno sistemate, amico Mentore, perchè anche le quattro assi di cui sopra sono una sistemazione delle cose. Ma non esattamente collimante coi progetti (comuni e concordati, peraltro) che mi hanno fatto decidere di provarci qui.
"Più di questo, allo stato attuale delle cose, non posso garantirti"
Certo, buon viaggio e Buona Pasqua, ci sentiamo quando avrai qualcosa da dirmi.
A questo felice punto della mia fortunata esistenza, quindi, mi ritrovo a Parigi solo più che mai e assolutamente privo di un futuro concreto qui.
Passare la Pasqua qua, da solo, mi sembra di un'idiozia assurda in questo momento. Ho la tentazione di prendere il primo volo e di tornarmente a casa.
A casa, già. Ad averne una, considerato che il Miramonti l'ho fatto annegare nella soda caustica.
Dovrei piazzarmi d'imperio dal Costa o andare in albergo.
Depressione.
Albergo per albergo, tanto vale che resti qui.
Resto qui e aspetto Sadi e sento la sua opinione.
Certo che pensare di avere, come supporto decisionale per questioni così personali, una ragazza conosciuta cinque giorni fa è un bel punto di arrivo nella vita eh? Direi decisamente di sì, voi no?
Ordine, ci vuole ordine.
Ordine e freddezza.
Dopo chiamo il Ruggi e vediamo cosa dice lui.
Ok.
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