Ieri sera mi è stato amico non per chissà quali sacrifici da libro Cuore, ma perché, conoscendomi, ha saputo lungo quale profilo mi andavano fatte vedere le cose.
Pochi punti essenziali:
- Il Mentore non è un cretino nè un boccalone, se mi ha proposto a suo tempo la direzione è perchè a) la vuole b) ha stima.
- Non sempre gli equilibri tra i soci di una società di capitale sono lineari al 100%.
- Se mi ha chiesto quindici giorni devo darglieli. Quindici giorni non sono un cazzo, nell'economia della vita.
- Ha ragione lui, mi devo fare una vacanza, che i quindici passano prima.
- Non devo smantellare nulla a Parigi sinché qualcuno non mi dice che non c'è posto per me.
- Tutto e subito piacerebbe a tutti, ma si è smesso di averlo con la promozione in quarta elementare.
Poi mi dice: "Cazzo fai per Pasqua? Rimarrai mica lì a ghiacciarti i maroni eh?" e io rispondo che, grossomodo, il programma era quello.
"Mo nden Tazietti, scolta qua, io domani (oggi) parto e vado a Marbella che io c'ho la disponibilità di un villone in riva al mare con la piscina riscaldata e tutti i barachini che servono a godere della vita e ho impalcato su un giro di pochi amici e quattro cinque maialazze di quelle che fan buon brodo" e ride di gola "che ce la spassiamo un tre giorni a paella, aragosta e champagne. Oh, c'abbiamo il cuoco e tutto veh, mica dobbiam lavare i piatti" e ride di gola "e alora te adesso te fai una bella robina, ti prenoti un bel biglietone aereo per Malaga e poi mi dici quando arivi che ti vengo a prendere. Fatta?"
Ma a Pasqua non c'andava l'agnello?
Qua mi ci va il maiale pecoreccio con contorno di paella aragostata innaffiata di Sciampagn.
Speriamo che non mi rimanga sullo stomaco.
"Fatta, Ruggi."
"Ohhh vemò, son proprio contento"
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