Originariamente era una vecchia casetta di campagna. Poi è diventata la
casetta di un tizio che faceva il meccanico agricolo che l’ha allargata per
ricavare l’officina nel ricovero attrezzi sotto il fienile. Poi l’ha comperata uno che ha disfatto
l’officina facendola diventare un pezzo di soggiorno e il garage in quel che
rimaneva e poi è arrivata al Ruggi che l’ha sistemata, arredata e
l’ha usata per alcune cose che doveva
fare.
Non chiedo, perché non me ne frega un cazzo, ma la casina è bellissima.
C’ha anche la pergola davanti, una figata. Ci vedo già gli agrumi in vaso,
d’inverno. E mi vedo a guardare fuori da quel finestrone, mentre va il camino.
E mi vedo nudo che in primavera lavoro nel giardino e poi mi vedo che chiavo
là, sul pratino vicino a quella specie di magazzinetto e vedo troie nude che
girano per casa e feste e orge e canne, che tanto non c’è nessuno nel giro di
seimilasettecento chilometri.
“Te la vendo”
“Quanto vuoi?”
“Cinquecento. Tieni conto che hai mille metri di scoperto.”
“Non so nemmeno come si scrive cinquecentomila euro, Ruggi”
“Possiamo trovare la soluzione per prestarti il danaro”
“Troppo impegnativo, non me la sento. Affittamela, piuttosto”
“Si può fare. “
E si è fatto. L’ho affittata per un anno.
Ho aperto l’acqua, alzato l’interruttore
generale e acceso la caldaia.
Legna ce n’è.
Stasera mi infratto qui, con la Giulia, sì.
Son contento.
Viste le temperature di stanotte, tra non molto ti ci vedi bene anche nudo sulla neve! RI-CO-LAAA
RispondiEliminaCazzo se ha fatto freddo stanotte.
RispondiEliminaChe, comunque, non sono andato là a dormire.
Sarà bene dargli una pulita di ultrafondo e far controllare che la canna tiri.
Non la mia, che tira eccome, ma quella del camino.
Ucci ucci sento odor di concorrenza alla Miss Milly ...
RispondiEliminaSi lo so, la galera ... ma lascia alla fantasia un piccolo pertugio ... che la vedo bene la eFFE che cresce in quel ruolo ...
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