E’ stata una fortuna la telefonata della Giulia di stamattina. Mi ha
riportato nella dimensione umana, perché vi garantisco che ero
estremamente tentato di tornare là, da solo. E’ questo il rischio. Ed il
rischio è che la Frank mi pungoli per essere riportata a breve, mentre
invece io voglio prendere la cosa a piccolissime dosi, perché ci sono
già passato. E questo lei magari non lo capisce, ma è un bene
soprattutto per lei.
Sono stato divinamente con la Giulia. La
tensione nervosa di questi giorni la rende più da combattimento, fuma
come una ciminiera, non ha spazio per nessuna moina. Non è che ne faccia
tante, ma oggi non ne ha fatte proprio. Si è incrudita. Stavo steso
abbracciandola, si chiacchierava. Poi ho cominciato a menarmelo, così,
per vizio onanista, come mi capita spesso. Senza concentrarmi sulla
sega, ma su quello che dicevamo.
E lei non si è scomposta, niente,
chiacchierava, per nulla a disagio dalla mia sega, che è rientrata nella
normalità delle cose e questo mi piace moltissimo. Così come moltissimo
mi è piaciuto quando ha iniziato ad accarezzarmi i coglioni, per poi
chiedermi, dopo un po’, se volevo un pompino.
Diretta, cruda, basica, disincantata, sconcia, sciatta.
La trovo esaltante, sotto un profilo fisico e stimabile sotto un profilo umano e morale.
Sabato Stronzolo, con ogni probabilità andrà dal cugino.
Speriamo.
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