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sabato 7 aprile 2012

Considerazioni timide del sabato santo taziale pasquale


Bonjour, bonjour, bonjour.
E’ il santo sabato taziale pasquale. C’è una foschietta che si diffonde per la campagna ed io staziono a guardarla in ultrapanavision, digitando signorilmente seduto a tavola nella mega cucina, osservando dalla mega finestra che dà sull’entusiasmante pergolato.
Sono tornato a frequentare intensamente la Chiara dal 10 marzo. Quasi un mese.
Ed è da un mese che ho chiuso, saldato, blindato, sotterrato qualsiasi tipo di altra frequentazione.
Sì, lo so, la promessa in premessa era guai a farsi domande.
E non ho intenzione di farmele nemmeno stamattina, sia chiaro e cristallino.
Lei non mi chiede nulla, io non le chiedo nulla.
Nel mezzo ci sta un esotico ed erotico caramello caldo ed avvolgente su cui è vietato fare domande.
Dialoghi stimolanti, sesso stimolante.
Senza domande.
A volte mi corre un brividino lungo la schiena e avverto l’esigenza di una garanzia rassicurante.
Poi prendo fiato, mi guardo indietro e dico che non serve a un cazzo.
Non c’è niente da fare, nella vita ci vuole un po’ di culo.
Se ti capita la sfiga, nessuna garanzia ti mette al riparo.
Bonjour, bonjour.
E’ sabato.

7 commenti:

  1. Bonjour Taz! A me sembra che tu le garanzie le abbia già, anche senza parlare: a volte, le parole non sono necessarie, per dirla alla DM. La ragazza è intelligente, sa quello che vuole e ti sta cucinando alla grande. Però è piacevole e tenero...almeno, a quanto si percepisce da qui.

    B

    P.S. : Londra non è lontana.

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  2. Lo so, detto così sembra un'idiozia (che Londra non è lontana, intendo) ma sono certa che tu abbia
    compreso cosa intendo. Vero? ;)

    B

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  3. Un altro 'intendo' e vinco qualcosa?...bah...a mia discolpa posso dire che sto lavorando.
    Inutile dire che la considero un'enorme ingiustizia.

    B

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  4. DM = Don Matteo?
    Londra può essere lontana come no.
    Ma io non ci posso fare niente.
    Anzi.
    Una cosa sì la posso fare: vivere il presente fottendomene del futuro.
    Un po' di culo, ci vuole un po' di culo.
    Alla fine il culo è sempre la cosa migliore.
    Solidarietà con te, nel tuo ingiusto sabato lavorante.
    Un bacio tra alluce e illice.

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  5. Suggerisco interpretazione, credendo di interpretare giustamente le parole di B. (sempre ipotizzando che Tazio stia scherzando e non sappia davvero di che si tratta)
    DM= Depeche Mode. Words are very unnecessary ... (Enjoy the silence)

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  6. Valàvalàvalà. E' sempre questione di culo. O Destino, o come lo si vuole chiamare.

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  7. Grande Artemisia, sono proprio i Depeche Mode, infatti :)
    In quanto al culo e al suo fondamentale apporto in certe
    situazioni, concordo pienamente con tutti. Detto così
    è orrendo e fraintendibile ma ho le meningi in sciopero,
    ormai.
    Grazie per la solidarietà, Taz, la apprezzo davvero.

    B

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