Post dal titolo wertmülleriano.
Sono le 19:21 e questa strana giornata volge al termine. Di tutti i
fiumi di pioggia che dovevano abbattersi sulla pianura padana non ve n’è stata
traccia. Pare che da domani Giove Pluvio scatenerà la sua ira funesta, ma per
oggi tutto a posto.
La giornata volge al termine e la Bettina mi ha confessato di essere
nel peggior periodo della sua vita, fiaccata e stremata dal puzzo di morte che
proviene dalla povera disgraziata che assiste da sola. E non potete avere idea
di quanto questo mi dispiaccia.
La giornata volge al termine e la Squinzy mi chiama dopo l’estenuante e
bilioso confronto con quei due deficienti totali con cui ha sinora collaborato.
Mi mordo la lingua, ma dirle che l’agenzia è milanese e che Milano è sempre
Milano, mica come qua a Taziopoli che siam tutti provincialotti, le sarebbe
stato proprio come un cappello da festa. Ma è un’amica, inutile infierire, che
l’ha già realizzato da sola.
La giornata volge al termine ed ho parlato col Costa, che mi ha confidato
che il Club Ficcaficca sta causando serissimi problemi al Loca. Eh già, perché
la Emy credeva che l’allegra ed alcolica ficcata di gruppo, seppur lei si fosse
fatta ficcare solo dal Loca davanti a tutti i ficcanti, fosse un episodio a sé
stante, ma il coglionazzo invece ha continuato a premerla non solo perché
voleva andarci a non finire, ma c’ha pure litigato perché “poteva provare” a farsi infilzare anche da terzi (così da
guadagnarsi il nulla osta per ficcare con la Sugna (Sonja) che pare lo arrazzi
parecchio). Morale della favola: la Emy ha chiesto un periodo di riflessione, ergo lo ha mandato a cagare. E ben ti sta,
coglionazzo. Ora il Loca è in crisi, non va più al Club, il Club è in crisi
perché ora è composto solo dal Costa, dalla Siusy e dalla Sugna. Un club di tre
assomiglia più a una coppia allargata che ad una confraternita orgiastica. E’
la crisi dei non valori, roba seria.
Poi a un tratto al Costa s’è illuminato il rude volto da Rino Gattuso e
mi ha detto “Oh Tà, minghia, se non c’hai
niente da fare stasera vieni dalla Susy che ci facciamo una pasta eh?” che non è esattamente un invito al Paradiso
Perduto, ma lo capisco anche un po’ il Costa, che qui di riffa o di raffa non
ci si vede più. Ci penso. Perché andrebbe un tantino fuori dai miei voti
recenti: selezione,disinfezione, pulizia. Però è anche vero che il Costa è un
buon diavolo, mica m’ha fatto niente, anzi.
Vabbè, vabbè, ci penso. Vediamo.
La giornata volge al termine e penso ad N e mi girano i coglioni. Ma
non con lui, mi girano con me. Non riesco più a perdonarmi di aver rincorso un
ideale di amicizia senza aver visto che quello che doveva essere amico mio allo
stesso modo era uno a cui non gliene fotteva un cazzo gigante di me.
Ecco allora che guardo il Costa e penso che forse lui sta pensando lo
stesso di me, cioè che lui è mio amico e io invece, non cagandolo da tempo,
forse non lo sono.
Se solo non ci fossero di mezzo quelle due troie infettive, tutto
sarebbe più semplice.
Ma davvero è sensato dare così tanto peso a due troie infettive? Ma che
vadano affanculo, sono zero e zero restano. Ok per la pasta, Costantino.
Cercherò di limitare i danni.
Nessun commento:
Posta un commento