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martedì 27 marzo 2012

Cala la sera del martedì


Sono proprio stanco. E’ stata una giornata dura. Sono rientrato da un’ora e il mio incontro aveva una fine prevista per mezzogiorno.
Le notizie non sono ottime, tutt’altro, ma per piangere c’è tempo domani, come diceva Rossella. La figa, non il direttore Carlo.

In ogni caso, io per oggi ho finito.
Adesso me ne vado a casa, ceno leggero, mi faccio una bella doccia accuratissima, un paio di clisteri caldi abbondanti e poi me ne vado alla Casa a nutrire la mia anima nera di cultura e conoscenza, che stasera ne ho proprio bisogno di argomenti che arricchiscano l’anima.

La Squinzietta mi chiama al cellulare e cinguetta come una cardellina. Londra è sempre un figata e poi finalmente si è riunita con la sua amichetta del cuore, che la ospita a casa sua.
Amo distorcere questa notizia in chiave saffica, ovviamente, godendo dell’idea delle due cerbiattine che sfregano le patatine una contro l’altra, nude sul letto, incastrate per le gambe, dimenando i bacini come invasate, saldamente allacciate per la lingua. Ma mi sa che no eh.

La novità, invece, è che la cardellina ha deciso di sua sponte che domani è più che sufficiente al direttore creativo per le spiegazioni che deve darle e così ha anticipato il volo di rientro a giovedì mattina.
E lì l’ho sgridata.

E sì eh. Vai a Londra? Vuoi il lavoro? Stai lì finché non ti mandano a casa. Mica sei Madonna che stabilisce lei tempi e metodi, tu sei la Squinzy. E poi che fretta hai? Di tornare dal Mentore torinese a dirgli “Cazzo ho capito di cosa si tratta, l’avevo capito anche prima, adesso dammi ‘sto cazzo di contratto da firmare, cazzo” ? Non credo spiani la strada a rapporti rilassati.

Però ha capito. E ha detto che se capisce che il d.c. vuole che stia, sposterà il volo. Saranno entusiasti, alla compagnia aerea. “Torni spesso, sa signorina Indecisa?”. Glielo diranno di sicuro.
Va ben, l’importante è che non faccia la fessacchiotta. Ma non lo farà, no.

Non oso chiamare Fabbri Fabbrizzio. Non voglio sapere, veramente. Non oggi.
Lo chiamerò domani, sperando che il mio umore sia quello giusto. Speriamo non abbia devastato tutto laggiù. Speriamo.

Ora vado.
Voglio intrattenermi con Inquieta, stasera. Lei è Donna di Grande Saggezza. E io ho bisogno di consigli saggi.
E di rilassarmi nella cultura di quel club così illuminato.
Ed illuminante.
A domani, bonsuàr e bonnuit.

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