No dico, ma le avete viste anche voi?
Sono fermo al semaforo dello stradone della zona industriale e scopro l’ultimo
paradigma del marketing in chiave tzigana.
Lavavetri ragazza, ma anche piuttosto fighe e ammiccanti, cazzo.
Che la tzigana giovane il mio
arrazzo me lo dà eh.
Minchia.
Che tette.
Che culi.
E che piedi! (Grazie amica tzigana di lavare i vetri in ciabattine
aperte, grazie).
Che sei lì in macchina che dici di no e quella ti sorride troietta e
smignotta contorcendosi e tu pensi a imbottirla di minchia, che c’hanno quell’anda
slondrona che mi fa venire la pisellite acuta.
Come sarà imbottire di minchia una tzigana?
Ma poi, mi domando, se abbasso il finestrino e le spiego che sono
disposto a darle un cento sacchi per inchiavardarla, come mi risponde la
tzigana? E’ sensibile? E’ adattabile? E’ negoziabile?
Le tzigane fanno ficcaficca per danè?
Chi sa parli, cortesemente.
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