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lunedì 5 marzo 2012

Monday and breakfast


Good morning everybody.
Ore 05:06 come dice il mio dotto parlàfono alla frutta.
Mi sono fatto cogliere dall’ispirazione, questa mattina.
Triangoli di pane in cassetta tostati alla piastra piatta, uova al burro e prosciutto, mini salamini e formaggio, marmellata di ciliegie e marmellata d’albicocca, latte, caffè solubile, succo di ananas, succo d’arancia e yoghurt magro. E nella mia cucina si diffonde quel profumo vacanziero/executive fatto di burro e estero costoso. Mancano solo le pastries e le uova non sono scrambled, ma io anche negli Stati Uniti me le facevo fare così, all’occhio di bue. O meglio, sunny side up o fried on one side, perchè se gli dite beef’s eye eggs tremo al pensiero di cosa potrebbero portarvi, sull’onda del concetto che il cliente va servito senza domande.

Continental mood, qui nell’infame Miramonti di insonnia velenosa. Colazione extended, aspettando un’alba che si fa desiderare, tanto per scacciare i cattivi pensieri. Mi piace ogni tanto colazionare così. Mi ricorda l’esotica tensione positiva dell’out sea business, oppure la rilassatezza positiva delle vacanze. In ogni caso mi ricorda qualcosa di positivo e questo non è da buttare via.
Certo che se davanti agli occhi avessi il Mar Egeo e accanto a me una strafiga di venticinque anni, ancora odorosa di sesso notturno, scesa a fare colazione con addosso solo un vestitino e due infradito, sarebbe molto meglio. Ma con quello che c’ho in frigo non credo di farcela a produrre questi due elementi.

Lunedì Ladies and Gentlemen!
Siamo belli pronti e belli propositivi e belli carichi per affrontare il mare procelloso della crisi e portare a casa il punto, memori che ci sono mille modi per perdere una gara e solo uno per vincerla?
Io assolutamente no. Però ci metterò del mio meglio. O forse anche no.
Diciamo che, col trascorrere degli ultimi tempi, sto maturando la convinzione di aver assolutamente bisogno di un periodo di vacanza, di un diversivo, di uno stacco, di un respiro. D’altra parte, chi non ne avrebbe bisogno? Tutti. E con urgenza inversamente proporzionale alla stanchezza accumulata.

Certo che questo è un periodo difficile per una vacanza calda, volendo rimanere nei paraggi. Beh certo, una vacanza in Siria si rivelerebbe assolutamente calda, ma non di quel caldo placido a cui mi riferisco.
Capo Verde: 18-26°C, Canarie 14°-24°C, Sharm 16°-23°C.
Troppo bassa, troppo vento, troppo presto, troppi soldi, troppo solo.
Aspetteremo e vedremo, non succede mica niente.

Avrei bisogno di un Averna, adesso. Bisogna allenarlo lo stomaco a sopportare questi breakfast.
Ma diamo un’occhiata alle notizie ANSA.

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Mi fermo. Perché altrimenti, per digerire ‘sto mix breakfast-news, l’Averna non basta.
Ci vuole il Mister Muscolo.
E in casa non ne ho.
Good morning everybody.

1 commento:

  1. Mai stat negli states... uff... però magari l'andalusia per pasqua non mi dispiacerebbe per niente... se solo avessi ferie da poter fare...

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