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venerdì 9 marzo 2012

Panama e ricordi


Ho bigiato. Non sono andato in ufficio, dopo essere uscito per la pausa pranzo popolata di seppie in umido. Perché è venerdì e si sa, venerdì pesce.
Sono tornato a casa e mi sono spogliato nudo. Ho posizionato la seggiola in mezzo alla porta finestra della cucina, vi ho steso sopra una morbida spugna recante la scritta Bacardi su fondo nero, mi sono rollato una canna, mi sono versato un whiskytiello di arboriana memoria, ho indossato gli occhiali da sole e, con un Mario Biondi grugnente di sottofondo ho lasciato che il sole mi baciasse il cazzo e i coglioni.

E ho spento il telefono. Tac. Scomparso. Possono pure venire a suonare, non aprirò.
La canna sale garbata, il whiskytiello ammorbidisce garbato, il solicello bacia garbato.
Ci vuole garbo, ci vuole.
Ecco, con garbo.
Mi dissolvo nei chiaro scuri con garbo e non darò traccia di me.


***
Panama. Isla Mamey, Provencia de Colon, Caribbean Sea.


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