Un po’ alla volta smonta, meglio. Certo non posso guidare, altrimenti
mi danno la sedia elettrica.
Vorrà dire che andrò a mangiare un boccone al wine bar e poi da lì si
vede.
Capace anche che me ne torno a casa appena ho cenato eh. Non me ne
frega un cazzo.
Così come non me ne frega un cazzo delle moralette dei miei coglioni
rugosi che tenta di propinarmi qualche sbarbata, sbandata almeno quanto
me, che non sa resistere alla tentazione di guardare le pagliuzze negli occhi
altrui, ignorando le travi nei propri. Autopsicoterapia motivazionale?
Non me ne frega un cazzo, sorry.
Certo è che a me le moralette dalle sbarbate che mi giudicano vuoto dall’alto
della loro futura esperienza, mi fanno venire il marchese. Lo ribadisco con
viva e vibrrrrante determinazione.
Detto ciò, ed assodato che chi doveva capire ha capito, nel ricordare a
tutti che non me ne frega comunque un cazzo, mando baci come Wanda Osiris e
auguro uno spettacolare sabato sera.
A tutti, ma proprio a tutti.
Perché il Tazio è democratico e vuole bene a tutti.
Maestrine e discoli.
Nessun commento:
Posta un commento