“Cazzomerda, Taz, quelle due troJedimmerda
mi manderanno ai matti, me lo sento, cazzomerda” esordisce la bocca della
santità in una telefonata, poc’anzi.
Certo la situazione nella perfida Albione non è tra le più semplici,
devo ammetterlo.
D’altra parte lo sapeva anche lei.
Lo screzio verbale nasce a causa di un accordo ratificato nella
mattinata, di cui non sapevo nulla e per cui dovrò sculacciarla fortissimo.
Forte fino a farla venire sbavando di sopra e di sotto.
L’accordo è il seguente: stante che lei non è dipendente, ma free lance
in appoggio pro tempore, esercita l’insindacabile diritto di abbandonare la
fumosa Londra venerdì alle ore 12:05, che significa abbandonare l’agenzia alle
10:00. A fronte di tale insindacabile diritto, la coscienziosa free lance attuerà
un orario di lavoro quotidiano maggiorato, al fine di coprire (e superare) le
quattro ore mancanti all’appello, anche se ad onor del vero va detto che tale
appello funziona per i (le) dipendenti e non per lei, in quanto lei viene
misurata sul rapporto quantità di lavoro/tempo.
Quindi nulla di trascendentale, nella sostanza. Anche io, come il d.c.
londinese, avrei accettato l’accordo.
Oggi le due designer assunte (le due troJedimmerda di cui sopra, la cui ignavia ed imperizia sono la reale causa dell’innesto della Squinzy nell’agenzia da parte del socio,
il Mentore torinese) si sono così trovate nella situazione in cui la giovane
designer venuta dall’Africa lavora dalle 8 alle 19 tutti i giorni, ponendole
nell’evidente scomoda situazione di essere indietrissimo col lavoro (e per
questo la Squinzy è là) e di non poter rifiutare di fare gli straordinari. Ha!
Che rompicoglioni la Skizza Africana. Detta l'andatura.
Orbene, verso l’ora di pranzo, quando la notizia si è diffusa, la più
aggressiva delle due le fa un piazzatone da caserma, dicendole che invece di
metterle in difficoltà può serenamente prendere l’ultimo aereo del venerdì
oppure rendersi conto di essere a lavorare a Londra ed andare a casa una volta
al mese.
La Squinzy resiste e spiega, che la Squinzy non è aggressiva per
niente, a meno che non si parli della Domi, ma a un certo punto non resiste e
cede.
“Fossi in te, anziché perdere
tempo ad impicciarti di cose non tue, faresti bene a prendere in mano la penna
e la tavoletta e a darci dentro” che è molto militare, molto Gunny, molto
bullo.
La cosa non è risultata gradita e l’aggressiva ha aggredito ad urli la Squinzy
a cui si è tappata la vena e l’ha apostrofata con “Non farmi ridere il culo con 'ste cagate che c’è da lavorare QUI. L’unico concetto che ti sfugge è che qui dentro DOVETE LAVORARE anziché menare il torrone, che se
sono qui è per quello. Oppure vuoi che me ne vada? Io me ne vado eh, nessun problema. Vedrai che ti manderà i fiori il Mentore se gli torno a casa perchè a te non sta bene. Vuoi che facciamo la prova?”.
Una gangster.
Se ci fossero stati 30°C oggi a Londra, anziché i 9°C reali, in quell’ufficio
non avrebbero nemmeno acceso l’aria condizionata, dal clima di gelo che ha
creato la piccola donna riccia.
Resisterai a quel modo per un mese, Skizza?
Sperem.
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