Accidenti, ci voleva. Ho pranzato con un tizio che dovevo vedere al
Centrale. Un cielo magnifico, un sole splendente. Chissà che ‘sta pisciarola di
tempo si fermi, che non ne posso più. Abbiamo perso tutti i privilegi (per
quanto timidi) che avevamo acquisito durante l’anomalo marzo. Collant, stivali,
niuna con pelli promettenti. E vabbeh. Speriamo che il week-end sia foriero di
sole. Intanto oggi, con un sapiente colpo di mano, ho fatto andare là il
ragazzotto con la falciatrice. Che se piove l’erba cresce eh.
Ma che meraviglia di martedì.
Come clima, intendo.
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