Fica di velluto, labbra di cotone, buco del culo di seta.
Siedi sul divano, nuda solo sotto, mostrandomi a gambe spalancate la
tua depilatissima ostrica selvatica.
La incornici con le manine dalle unghie rouge-noir e mi chiedi, puttana,
se mi piace.
Mi inginocchio e la ispeziono.
La tocco.
La apro.
La strizzo.
E’ la fica.
Fica.
Fica.
Ancora arrossata di fuori, un po’ gonfia, odorosa di lenimenti
estetistici.
La apro ed osservo il forellino dell’uretra e lo tocco.
Osservo il cazzetto incappucciato e ci passo sopra il polpastrello del
pollice.
Ti abbandoni all’indietro sui gomiti e mi guardi, servo servile,
adepto, adoratore della tua spaccatura nuda.
Sfioro il buchino del culo arrossato e liscio come la seta.
La pelle più scura, le ali dell’angelo nero che incorniciano il sole
carnoso.
Poi guardo in basso.
Piedini di porca con le unghie rouge-noir.
Sei così sfacciatamente femmina.
“Leccamela” sussurri molle.
La succhio, la mastico, la lecco, la aspiro, mentre ti contorci a bocca
aperta, reclinando la testa all’indietro e spingi in avanti il bacino come se
mi volessi riempire la bocca di fica e sfarfallo tutta la lingua che ho, ti
lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti
lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti
lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti
lecco, ti lecco, ti lecco e ho la faccia bagnata di suga e saliva e sollevo la
faccia e ti chiedo ansimante di sborrarmi in faccia ed emetti un mugolio acuto di
sovra eccitazione e io , ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti lecco, ti
lecco, ti lecco, ti lecco anche il buco del culo che si schiude e pulsa e poi
cominci un pianto melodico, una nota tenuta, la voce di donna che canta
emozione e poi sussulti e quasi gridi e io ti lecco, ti lecco, ti lecco, senza
dita, perché voglio che vieni solo con la mia lingua e sento la fica
estroflettersi, allargarsi, gonfiarsi e so che è quello l’attimo, l’attimo
immediatamente precedente e urli e mi sborri in faccia, abbondante, caldissima,
dolcissima e ingoio il tuo spruzzo bollente e continui i sussulti e io non smetto
e ti succhio, ti mangio, ti aspiro e tu ridi acutissima e poi ti sollevi di
scatto scivoli in ginocchio e mi lecchi la faccia bagnata e ci annodiamo le
lingue e sono pazzo di te.
Fuori piove.
Passerà.
leggo ancora, un po' meno silenziosamente. è rincuorante e meraviglioso il modo in cui vivi la sessualità (tua o di). nuda, cruda, animale, violenta, delicata, paziente e impaziente. è giusto e bello davvero che sia così. ammirevole.
RispondiEliminaGrazie, davvero. Sono sempre felice quando non taci. Il tuo silenzio è uno spreco.
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