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giovedì 19 aprile 2012

Trashabbestia


Meeting davanti alla Solita, ci siam tutti, poi arriva anche il Costa con la Siusy e vabbè, cazzo c’entra dico io, ma oramai siam qua e si va. Entriamo e la Marghe ci prepara il tavolone là in fondo, serata tranquilla, ci si siede, vino, acqua e via pedalare. Siam lì che aspettiamo che dalla porta vediamo entrare il Max col Cecio, padri effettivi della ristrutturazione della grossa realtà che è il mio stimabilissimo studio. Saluti, saluti, saluti, oh raga prendete due sedie che ci stringiamo, ma no, dice la Marghe, dai che aggiungiamo un tavolo, tanto non è che c’è ressa, dai raga sedetevi, quando ricapita, ok.

Si comincia a mangiare del pane e a bere del vino, si ride, la troja imbecille attira le luci della ribalta su di sé e le battute si sprecano sin dall’inizio, i doppi sensi fioccano grevi e gretti e lei se ne bea, primo tra tutti quello della Marghe, a cui la Siusy deve stare sul culo un bel po’, che quando chiede “qualcuno vuole un contorno?” ed elenca quel che c’ha e la Siusy la guarda e dice “per me piselli”, con l’aria da porca arrapata, e la Marghe prende il blocchetto e scrive declamando distratta altri piselli per la signora, speriamo che ce ne abbiamo abbastanza” ed è stato il boato e la stura ad ogni sorta di sozzeria avente come soggetto primario la Siusy-La-Barista-Troja.

Mangiamo, beviamo, beviamo, beviamo, poi il Loca le dice “oh Siusy non ti spaventare se ti gira la testa, è il testosterone, che qui ce n’è a fiumi” e lei, facendo ballonzolare a destra e a sinistra quelle sporte nude sotto la camicia, replica grugnendo “c’ho tutti gli ormoni in subuglio anche io con tutti questi maschioni” e procediamo sozzamente nella cena trashabbestia che a voler ben vedere è proprio divertente, oh beh se lo è.

Due giri di Sambuca, pago il conto, mi attiro gli insulti di tutti che non dovevo pagarlo, poi il Costa sapiente dice “oh raga il digestivo ce lo metto io a caza mia” e in molti capiamo, anche se non in tutti, c’è qualche resistenza, ma viene dissuasa dal cedere e cede.
La Siusy è elettrica, sorridente e maiala, si para nella mia mente l’opportunità di una gangbang appiccicosa e sudata, a chi non si è parata, diciamocelo. Però io declino l’invito. Sono le undici e va bene così. Mi attiro altri insulti, ma no raga, un’altra volta, dai, sono stanchissimo. E li lascio andare nella notte promettente porno dal vivo.

***
Mi stendo sul divano, nudo.
Mi prendo in mano l’uccello e comincio a strozzarlo. E penso. Penso a ieri sera, mi tempesto di mille frammenti, la schiena della russa sinistra, lo spacco del culo della Milly, la Donnabestia che gode col Wand, le sporte dondolanti della Siusy uccellaia, la Betta sulla credenza e ce l’ho duro di marmo.
Me lo meno lentamente e penso.
Penso al culo della Squinzy mentre indossa quell’erotico buttplug e penso alla Squinzy in generale, alle sue tettine, alla fica, ai piedini, al suo odore di sudore e di fica e di culo, al camerino, ai costumi e poi alla sua bocca e poi ancora al suo buco del culo gonfio, palpitante e svangato, quando si toglie il buttplug.
E vengo.
Mi schizzo sulla pancia, senza un fiato, senza un rumore, sedotto dall’impugnare il mio cazzo durissimo, sentendomi erotico, felice, arrapato e appagato.

Che magnifica serata.
E oggi è già giovedì.

1 commento:

  1. sublime. non c'è altra parola per definire una rinuncia che non è una rinuncia.

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