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giovedì 3 maggio 2012

Considerazioni sparse nella prima vera mattina di primavera


Otto gradi. E piove. Povera SkizzaChiara. Ma non pare esserne particolarmente impressionata, perché io la conosco e la sento. Sento quando entra in programma MacchinaDaGuerra. Cambia quasi anche la voce. E’ un fascio di neuroni concentrati sull’obiettivo. E l’obiettivo è finire quella roba as soon as possible, per togliere il culo da quel nido di serpi mangiapane a ufo.
Certo che, oh, otto gradi son proprio pochi eh. Con la pioggia, poi.
Vi immaginate se quello che piove a Londra piovesse da noi? Disastro totale, dimezzata la popolazione, spazzate via interi pezzi della penisola. La pioggia in Italia uccide e distrugge.
Che sia diversa da quella londinese? Mah.

Qui, invece, è una magnifica giornata. Ah beh beh. C’è il sole, le carni si scoprono, i piedi si denudano, ma che meraviglia. Inizia la stagione delle seghe furiose, che delizia neuronale.
Stamattina, mosso dalla curiosità, sono andato al bar qui sotto, dalla LuridaMaialaDiMerdaSiusi a prendere un caffè. Uno di quei suoi caffè speciali, corretti leptospirosi fatta in casa. E non sono stato deluso, no. Abitino di jeans senza maniche, corto al ginocchio, infradito Birkenstock color tabacco. Ho qualche rimostranza sul colore dello smalto: il fucsia scuro non mi ha mai convinto. Però la LaidaMaiala ha compensato quell’incertezza con la caviglierina d’oro sottilissima a sinistra. Brava Siusi. Se quei piedi fossero attaccati ad un essere umano normale, od anormale con classe, ci sarebbe da innamorarsi. Nel suo caso, invece, si sa che per vedere quei meravigliosi piedi bisogna sopportare anche tutto il resto. Saranno belli, no?

Dal bar alla bottega ed il mondo cambia gusti e sapori. La classe delle dita dei piedi della BettaSuperStar è squisita. Piedi da Donna, da MammaSeSuale, non so se avete presente il modello. Piede forte, bello, importante, robusto, odoroso, sudante. Piede da FemminaVera. Piede da Rizdora. Ah che femmina, che telaio. E’ provata, la povera BettaSuperStar. E ci credo, cazzomerda. Le porto la briochina, come ai vecchi tempi, mi sorride triste e mi dice grazie, poi vado a farle il caffè, ordinando perentorio e tuonante di non muoversi e lei prova a scherzare dicendomi che la vizio.
Che bella che è la Betta, mi piace tantissimo, le voglio un sacco di bene.

L’Umbe stamattina c’ha una maglietta nera con sopra disegnato un Hulk rosa shocking, biondo platino, con un pisellone così in rilievo nella mutanda sgambata color argento, che a occhio pare essere un tanga, e sotto la scritta “The incredible Hunk”. Gli chiedo come è messo con l’inglese e lui mi risponde insomma e mi chiede il perché e io gli dico che era così, per curiosità. Bello l’Umbe.

Mi affaccio alla finestra e guardo. Il paese brulica, quando arriva il sole primaverile. Brulica di femmine che serbano nelle loro mutandine calde quel fremente pugnetto di carne rugosa e morbida pronto ad inumidirsi, quando non già umido. E le mammine, ah che spettacolo della natura le mammine. Trasudano sesso notturno e voglie diurne, seducono di ormoni profumati e vellutati, che delizia. La maternità, che cosa superba. Cosa può essere più seducente della fertilità, in una donna? Il pensiero delle mutazioni del suo corpo, dei suoi equilibri ormonali, la fisiologia che lavora silente sussurrandole all’orecchio “è il momento di  farti ingravidare, qui è tutto pronto”, che seduzione da pelle d’oca.

C’è il sole e non indosso le mutande. Mi sento sexy, mi sento eccitato ed eccitante. Ruvide cuciture sfregano su teneri punti vogliosi di lingua e di graffi profondi. La primavera è una cosa meravigliosa e il mio ano, come un bocciuolo di rosa, si schiude ammiccante ogni volta che spingo all’indietro il sederino.
Che vitalità, che pensieri magnifici.
C’è anche un fiume che scorre laggiù e che si sta risvegliando di verdi fronde pronte ad accogliere il minuetto onanista del mostrami-che-ti-mostro.
La vita torna a pulsare.
Come il mio seducente ano.
Ha!

1 commento:

  1. ah ma che bel post positivo e incoraggiante in questo giovedì che per me è anche un lunedì e si porta dietro il ricordo del profumo di mare e di pelle salata e sudaticcia da leccare e da succhiare...

    io di donne non ne ho ancora viste, solo uomini tristi, puzzolenti e asessuali, ma confido nella pausa pranzo per godere della vista di qualche stupendo esemplare di mammina versione sensual primaverile ;)

    buoon giovedì.

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