Suona.
“Ciaooo Taz… come stai? Che bello
che mi hai chiamata…”
“Ciao Skizza…”
“Cosa fai di bello?”
“Indovina…” con voce bassa da
maniaco.
“Cazzo no Taz… giura… “ con
sorridente voce bassa da complice del maniaco.
“Sei da sola lì?” leggermente
ansimante.
“Sì…” sempre sorridente.
“Vedessi che bestia che c’ho in
mano…è scuro di sangue…” rantolando compiaciuto del tronco di minchia che
mi spupazzo “… te la troncherei nella fica
se fossi qui...”
“Madò Taz… così non lavoro più…”
soave, quasi gorgheggiante sotto voce, sofferente.
“Allora fammi compagnia bimba…
fallo con me…” strozzandomi la verga di marmo.
“Cristosanto… Taz…”
“Che cazzo che mi tira tra le
gambe Chiaretta…”
“Sei nudo?” chiede timida
sottovoce e sento rumori e movimenti.
“Totalmente… col cazzo duro in
mano… e le tue foto sul video…”
“Che porco…”
“Sì, un gran porco…”
Respiri. Silenzi.
“Me la sto toccando…” dice
una vocina lontana lontana.
“Dimmi come fai, come sei, cos’hai…”
risponde la mia voce di porco.
“Mi sono abbassata i jeans e le
mutande… non sono nuda… giusto per entrare con la mano…ho voglia Taz...”
Felicità è godere con la Squinzy a milletrecento chilometri di distanza.
Mi manca.
tra poco mi vengono gli occhi a cuoricino a leggervi * . *
RispondiEliminabelli :)