Pagine

giovedì 3 maggio 2012

La sudicia scoperta


Correva l’anno 1992.
Fu per pura curiosità, la prima volta. Si sapeva benissimo che in quel tratto del fiume c’era una discreta densità di maiali che andavano là a segarsi, singoli od in gruppo, spesso favoriti dalla vista di coppie esibizioniste che stabulavano nei paraggi cercando di scatenare la falegnameria selvaggia nei maiali o cercando altre coppie, o singoli, o singole, pari requisiti.
E così, per pura curiosità, un bel pomeriggio di agosto vacanziero ci andai anche io. Per vedere se era vero e come funzionava. Vestendo i panni dell’observer, insomma.

Arrivai in quello che mi pareva tutti indicassero come quello “caldo” e col mio asciugamanino ed il mio bel costumino (rigorosamente Speedo da una vita, perché ci sono regole gay alle quali non mi sono sottratto mai) mi piazzai a vedere cosa succedeva. E fu una rivelazione. Una rivelazione che mi sconvolse, perché imparai cose sul mio istinto che non conoscevo e che erano ben prepotenti.

I due signori erano nudi. Completamente e totalmente ed assolutamente nudi. Entrambi sulla quarantina. L’aspetto fisico, i canoni della bellezza che all’età di poco più di vent’anni erano basilari, divennero come d’incanto superflui. Assaporai il bacio dolce di caramello della seduzione. Fui folgorato dalla sfrontatezza, abbagliato dalla crudezza del nudo ostentato, provai eccitante vergogna e sdegno. Non facevano nulla per nascondersi, ma al contrario, facevano di tutto per mostrare. Mostravano a un tizio che sedeva poco in là, anch’egli nudo, seduto sul suo asciugamano, che si masturbava. Una liturgia che ben presto imparai nelle sue più intime sfumature.
Nuda. Era nuda. Quella madre moglie zia signora era tutta totalmente nuda, con quell’insolente triangolo peloso e quei capezzoli larghi e stupendi. Nuda.

E si dimostrava avvezza  ad avere accanto, poco in là, un giovanotto che si masturbava. La signora madre moglie zia era adusa a sostare in prossimità di sconosciuti che si masturbavano guardandola, senza nessuno sdegno, ma con surreale naturalezza e calma pigra, compacente, osservando cotanto smanettare come si osserverebbe un pattino al Lido degli Estensi.
Compiacente abitudine, agio nella situazione oscena. La signora madre moglie zia non era quel monumento di adulto equilibrio che si poteva credere; era carnale, umana, amorale ed esibizionista. Quali pensieri passavano per quella mente di moglie madre signora zia quando la si incontrava al mercato con le borse della spesa, apparente icona stabilizzata dell’evoluzione della vita verso roccaforti di equilibrio saggio?

Seduzione fiammeggiante, spiazzante, desiderio di ricambiare quella cascata ormonale bollente e gelata che mi veniva indotta con la stessa moneta, voglia di insudiciarmi di adulte porcherie, voglia di essere deprecabilmente osceno, sapendo di essere apprezzato proprio per la mia deprecabile oscenità.
Voglia di osare l’inimmaginabile sapendo che sarebbe stato non solo tollerato, ma goduto.

Via il costume, bollente desiderio di essere visto, la mano che corre e accarezza, la durezza gonfia e svettante, guardatemi amici, guardatemi, sono nudo, in pubblico, come voi, sono eccitato, non ne faccio mistero, ostento la mia intimità, mi masturbo godendo di farlo dove non si deve e davanti a sconosciuti, guarda, signora madre moglie zia, guardami il cazzo duro.

E quel capo che si gira, quella mano che si appoggia alla fronte per frangere i raggi del sole, che soddisfazione, mi guarda, sta guardandomi il cazzo che impugno come uno scettro ed il cuore va a mille quando la signora madre moglie zia si accarezza la pancia guardandomi molle ed oscena, schiudendo le gambe per mostrarmi la fessura bollente e il marito compiaciuto le accarezza i morbidi seni materni e parlottano e lei sorride e scambia opinioni con lui, mentre apro le gambe e schizzo godendo di staffilate violente nel midollo spinale, che una nuova era si è avviata, una nuova verità è sancita, non v’è dubbio alcuno, sono un porco esibizionista e guardone e mi piace e sguazzo e godo nel sudiciume delizioso di questo antro privato e segreto che sono pronto a mostrare a chiunque.

Ricordi meravigliosi.

5 commenti:

  1. che bello ricordarsi come tutto è cominciato, vero?

    RispondiElimina
  2. Ps: nel 92' avevo quasi quattro anni, io :)
    e lungo il fiume all'epoca ci andavo con mio nonno a cogliere le margheritine, lolitina ancora bimba e innocente ;)

    RispondiElimina
  3. Ah, quanti ricordi. Nel '92 io ero dall'altra parte del mondo e molto felice. Bei tempi...

    B

    RispondiElimina
  4. Nel 1992 erano 10 anni che avevamo vinto i mondiali in Spagna, avevo 25 anni e mi mancava un esame alla laurea, ero fidanzato con una psicopatica e non sapevo che cazzo volevo fare della mia vita. Ero andato in vacanza a Jesolo con i fratelli fini (C e la sorella, chiamata così anche se era un maschio per via del suo essere femminilmente gaio). In sostanza posso dire che non è stato un grande anno se non per la maturità di mia sorella che ha spaccato il culo ai passeri prendendo 60/60 alla maturità. Brava sorellina! GQ

    RispondiElimina