Pagine

mercoledì 18 gennaio 2012

Piccoli aggiustamenti al tiro

Mercoledì ore 9:15.
I tre paperini compongono i loro pensierini ed io ascolto, perché non si può tarpare la creatività troncando in bocca ai tre paperini i loro pensierini, no. Poi mi si traumatizzano e quando saranno grandi gli verranno delle turbe sessuali, cose terribili insomma.

Poi, alla fine, una volta rilassati, mentre si compiacciono dei loro pensierini, convinti che l’ora di composizione individuale sia finita, spiego loro alcune cose. Semplici.
La prima è che allo stato attuale dei lavori in portafoglio per il 2012, gli stipendi sono garantiti sino a giugno compreso. Questo non deve generare alcun panico, perché io sto facendo la mia parte, come l’ho fatta sino ad ora, garantendo gli stipendi sino a giugno. La cosa significa, però, che bisogna lavorare per coprirli sino a dicembre, anche se mi piacerebbe che entrassero lavori per coprirli sino a giugno dell’anno prossimo.

Per cui servono dei piccoli aggiustamenti.
Parto dicendo che individuo due figure responsabili: il Loca come responsabile della sezione produzione e il Matt come responsabile della sezione comunicazione. Nessun aumento di stipendio, nessun benefit, forse una troia pagata a fine primo quarto, ma vediamo. Si ride, bene.
Passo ai compitini.

Loca: punto uno. Domenica sera il Costa si separa dalla sua fidanzata sfondata e parte e va a Roma a un corso di formazione sull’uso di certe diavolerie. Durata del corso settimane due.
Punto due: considerata l’attuale esiguità delle entrate sul solo fronte foto, N verrà impiegato part time in produzione come assistente alla fotografia/luci per tutta la durata della produzione che abbiamo in portafoglio. Se interverranno servizi, prenderemo in considerazione di volta in volta il da farsi anche con sostegno esterno, ma secondo me N può gestire l’uno e l’altro, basta sapersi organizzare.
L’ottimizzazione non è piaciuta a N, ma a me non piace buttare danaro e risorse e gliene avevo già parlato ieri sera a cena. Meglio un culo spettinato, ma al sicuro, che un culo pettinato e a spasso.

Matt: fuori dalle balle la stagista rancida entro quindici giorni massimi, ma vedere di trattare per la sua partenza anticipata. Al suo posto comporre postazioni per l’accatiemmellaro e il programmatore, perché l’idea di rinforzare il web mi è piaciuta e voglio trovare un accordo.

N: punto Giogia. La Giogia è una free lance che lavora per i fatti suoi e anche per noi. Stante il fatto che ammiro il suo delizioso culino inarrivabile tutti i giorni per tutto il giorno, risulta evidente che lavora anche per sé da qui dentro. Delle due l’una: o la Giogia passa i suoi clienti qui dentro ad un titolo da definirsi tra me e lei, oppure si toglie dai coglioni al volo e la chiamiamo quando ci serve. Nella ipotesi due rimane ovvio che quando dobbiamo alzare il telefono per chiamare un fotografo d’appoggio abbiamo diversi numeri da comporre, non solo il suo. Capra e cavoli non può salvarli, non più. Che decida cosa le conviene di più, ma che lo decida entro dieci giorni a fare da oggi.

Fine della riunione.
Con N ne avevamo diffusamente parlato ieri sera a cena. Non gli piace, lo so bene. A cinquantadue anni fare l’assistente a uno che ne ha trentaquattro fa rodere il culo. Però la metafora del culo è calzante.
Meglio una calzante metafora sul culo che un culo molto calzante fuor di metafora.
Eccone un’altra.
Vualà.

Nessun commento:

Posta un commento