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lunedì 5 dicembre 2011

Minchiapirina 1000


Minchia, con la Tachiprina 1000 c’ho trentasette e mezzo di febbre.
Quando fa così radica, prende, prende bene, come la neve sul ghiacciato. Mi diceva la Bettina al telefono che anche suo marito è a letto e che gliel’ha portata a casa il ragazzino dall’asilo. Mi viene il sospetto che poi lei me l’abbia portata in ufficio, ma non posso certo ammazzarla per quello, sono cose che succedono.

Sono rincoglionito decisamente oltre la norma, non faccio che dormire. Quasi tutto il tempo, perché ogni tanto c’è un pirulì a cui corrisponde un “Come sta andando?” esseemmeessato.
Una cara ragazza la Domi, davvero.
Penso sarei sicuramente già morto senza il suo pressing incessante.

Stasera è qui prima che può, con la spesa fatta, roba fresca, perché devo bere tantissimo e fare tantissima pipì. Ed è inutile che mi illuda di vederla entrare con un fusto da 10 Warsteiner. Fortunatamente non possiedo la centrifuga, altrimenti non so se sarei in salvo da centrifugati di carota e sedano ed altre ignominie barbare che dovrebbero essere punite corporalmente.

Comunque è vero, la Domi è una cara ragazza, veramente.
Per questo vorrei guarire immediatamente: per non rovinarle l’otto di dicembre.
Per questo.

3 commenti:

  1. Ma le hai provato a spiegare che il pisello riscaldato a 38 gradi dona emozioni impareggiabili???

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  2. ecco, secondo me una bella dose di sesso, ripetuta più volte al giorno, aiuterebbe a sfebbrare e a buttare fuori le tossine.

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