Jessica Rabbit, ma in nero. Stupenda. Milly ha la capacità di
trasformarsi in un concentrato di simbolismo erotico straordinario. Ma andiamo
con ordine.
Ieri sera la Domi aveva, giustamente, un invito da parte di amici.
Sono rimasto a riflettere su alcune cose, perché non voglio che la
stortura delle medesime divenga un problema. Lei ha degli amici, io ho degli
amici. Ferma restando la immiscibilità delle due compagini amicali, risulta
necessario che si aprano spazi nei quali ciascuno di noi coltivi la vita che c’era
prima che ci fosse un noi. Poi ho pensato, per un solo dolcissimo fuggevole
istante, alla Domi a letto con qualcun altro e sempre per tutta la durata di
quel fuggevole istante ho provato un’eccitazione fortissima, magnifica.
La mia psichiatra diceva che quel desiderio, la sindrome del cornuto, è
un meccanismo di autodifesa nei confronti di un dolore che non ho saputo
gestire. Introdurre l’eventualità di essere traditi, o addirittura richiederlo,
diviene il modo di razionalizzare, controllare, gestire un evento che di norma
si svolge mentre il danneggiato ne è ignaro. Insomma, citando Sergio Caputo, inseguo
le corna terapeutiche.
Ragionando sulla serata a meno della Domi, ho subito deciso che avrei
lasciato che tutto il mondo mi credesse malato e così, ben coperto come si è
raccomandata Mammadomi, sono andato a bere un whiskyino nella Casa. Forse anche
un po’ sull’onda dei ricordi del post scritto a pomeriggio.
Affollata di capannelli di gente che si sussurrava cose all’orecchio,
parlando con aria cospiratrice. Niente giochi, niente teatrini. La reggente non
c’era e io l’ho aspettata. Poi nel salottino rosso una Sorella ha cominciato a
masturbarsi e gli equilibri si sono spostati, i banchi di acciughe separati e,
nel disinteresse totale di tutti, ma non mio, è comparsa Miss Milly.
Jessica Rabbit in nero.
“Tazio che piacere, disperavo di
non vederti più”
“Ciao Milly, sei bellissima, sono
stato influenzato”
Poi, con aria seria, mi sussurra “Devo
pisciare, vieni ad aiutarmi con questo vestito che ti devo parlare”
Ma volentieri, dico seguendola.
Il vestito ha su un fianco una cernierina affogata nella ribattitura di
una cucitura, al fine di farla scomparire. Abbassato il piccolo congegno, l’abito
si apre come le porte di una vecchia seicento, ma questo non basta ancora.
Milly deve uscirne da sotto, per cui collaboro facendolo scivolare verso il
basso con piccoli, accurati, tiretti. E superata la stretta delle anche, l’abito
vuoto scende a terra, liberando una Milly totalmente nuda che fa due passi
fuori e si accomoda sulla tazza inarcando la schiena protraendosi in avanti, guardandomi
con un sorriso dolcissimo mentre sulla ceramica bianca del generoso water si
apre un flusso che in breve cambia traiettoria, colpendo l’acqua e rievocando
le fontane di montagna.
Davvero non ce l’avrebbe mai fatta da sola a toglierlo, per fortuna.
Mentre ascolto sciamare lenta la pisciata, afferro il rotolo di carta e
preparo il pezzo asciugante, chiedendole “Posso avere l’onore Milly?”.
Nessuna risposta, solo un cambio di seduta. Da inarcata e protesa in avanti,
a seduta a gambe aperte, le mani sulle ginocchia, la schiena contro lo zaino
del water. Ed io mi inginocchio alla sua destra, facendo scorrere la carta tra
i neri peli del suo vello, apprezzando il calore dei suoi genitali, godendo
della sua nudità e del suo odore.
“Cosa dovevi dirmi?” le chiedo baciandole lieve il generoso seno destro.
Alza gli occhi, come per eliminare una ciglia perduta e mi dice stancamente
che “Un ragazzotto, che pare essere il
fidanzato di una Sorella, si sta improvvisando investigatore e ficca il naso
negli affari della Casa, creando non poco trambusto nella mia, già
sufficientemente complessa, vita”.
Le accarezzo il ventre ascoltandola, trovando raffinatamente erotica
quella situazione. Lei nuda e scomposta, seduta sulla tazza, che si lascia
intimamente accarezzare mentre mi racconta dello scricchiolio di quella
fortezza del silenzio e del mistero ad opera di un ottuso paladino-salvatore di
una puttanella che è lì non per coercizione, ma per danaro e non necessita
affatto di essere salvata dalla Casa, ma da lui.
“Come intendi agire?” le
chiedo lasciando scivolare la mano sulla vagina pelosa, accarezzandola con
tutta la delicatezza di cui potevo essere capace.
Piegando appena la testa all’indietro, per un breve istante in cui ha
chiuso gli occhi a segno di gradimento di quell’intima carezza, Milly ha
soffiato sensuale un “Sto cercando di
capire chi è e che legami può avere, perché fermarlo non è complesso davvero,
ma fermarlo generando un’azione evidente sarebbe un errore” e concordo. I
mezzi, le conoscenze e gli aiuti non mancano di certo. Ma la regia dell’azione
deve essere sua, perché solo lei ha la visuale completa su quanto accade là
dentro e solo lei sa che intensità deve avere un rimedio definitivo.
Faccio scivolare il dito medio all’interno della vagina carnosa e le
chiedo “Come posso aiutarti Milly?” e
lei, con serietà mi risponde “Ti chiedo
di non portare nessuno per un po’, Tazio, ti prego di capirmi”. Scorrendo
avanti e indietro il dito le chiedo se preferisca che anche io mi tenga lontano
per un po’, ma lei mi risponde che non è necessario, protraendosi in avanti per
darmi un lieve bacio sulle labbra, mentre dal fondo della tazza si leva il
profumo salato della sua urina.
“Inquieta è incazzata con te”
mi sussurra sorridendomi sulle labbra mentre mi cinge il collo con le braccia,
accarezzandomi la nuca, rimanendo a gambe aperte a farsi masturbare con
lievità.
“Perché mai?” le sussurro a
mia volta.
“Perché ti sei scopato la sua
schiavetta” mi dice con uno squillo di risata sommessa.
Accidenti. E come diavolo avrà mai fatto a saperlo, le chiedo
accarezzandole la schiena, scivolando lungo il solco delle natiche,
raggiungendo l’ano carnoso appena estroflesso.
Milly aspira rumorosamente dell’aria tra i denti poi mormora lentissima
“Perché è stata la piccola troia a
dirglielo, per farla incazzare” aggiungendo poi, con evidente distacco dal
tema “Che dita che hai Tazio… mi fai
impazzire…” ed io mi sento esortato a proseguire la penetrazione col medio
destro e le carezze impercettibili all’ano con l’indice sinistro.
“Cosa suggerisci di fare con
Inquieta?” continuo sull’argomento principale, senza smettere le carezze
che paiono mandarla in solluchero. “Lascia
che le passi la rabbia e poi donale qualche momento ‘speciale’, le basterà”
mormora incerta guardandomi la bocca, per poi chiudere gli occhi aspirando aria
tra i denti e dicendomi “… i brividi …”.
“Lasciati andare” le sussurro
baciandola ed ha gli occhi stupendi e le labbra schiuse quel tanto da mostrare
i denti serrati per il piacere di quell’osceno momento di intesissima intimità.
Sento le sue unghie scorrere sulla pelle della nuca, mentre avverto una
pulsazione del suo ano che si estroflette maggiormente ed un peto bollente e
silenzioso mi accarezza la pelle, seguito da un sospiro e da altra aria
rumorosamente succhiata tra i denti. Quant’è eccitante giocare con lei. Davvero
tanto.
Ma Milly non vuole l’orgasmo. L’orgasmo è definitivo, è conclusivo, è
esaustivo. E lei non vuole né concludere, né finire, né esaurire la serata, perché
la qualità della sua magistrale regia è direttamente proporzionale al suo
livello di eccitazione ed in questo momento, il suo livello di eccitazione è
decisamente foriero di imminenti grandi qualità di regia.
Per questo, d’improvviso e con un bacio si è alzata dal water,
recandone i segni rossi sulle cosce, per raggiungere il lavandino e correggere
il trucco.
Che corpo che ha Milly. Muscoloso, con tratti maschili che adoro.
Mentre il maskara veniva ripristinato come da protocollo, l’ho
raggiunta da dietro, baciandole le spalle e accarezzandole i seni.
“Dobbiamo ricavarci del tempo
Milly” sussurro trasognato.
“Davvero?” chiede divertita.
“No” rispondo, sortendo una
squillante risata.
L’aiuto a indossare di nuovo l’abito. Ed in un secondo tutto torna alla
normalità.
“Ti mando qualcuna?” chiede
esoticamente, con palese riferimento alla mia erezione.
“No Milly. Va bene così, grazie”
La Casa è in crisi.
Ma Milly proprio no.
mi sono eccitata all'idea di essere io al suo posto
RispondiEliminabellissimo
silvia