Cazzo
che arietta primaverile che c’è. Tredici gradi, a quest’ora, in Marzo appena
principiato.
Ma
che bello, dico, no? Goderselo senza illudersi, perché da domenica si mette
dimmerda.
Evabbè,
già sappiamo come funziona, ne abbiamo visti un po’ dei Marzo in vita nostra.
Vi
porto notizie dal Lussemburgo, dove pare non vi siano notizie. Non si sa niente
del ritorno e, anche per questa assenza di notizie trans europee, la telefonata
è stata breve e sintetica, chiusa con “Ciacciaocicciciacciao
ti chiamo domani è qui il Ruggi”.
Bah,
dico tra me e me, “bah”.
Mi
puzza ‘sta cosa e, essendomi fatto la doccia stamattina e considerando che io
sono un tipo che non puzza, credo che la puzza venga da altrove, tipo dal
Lussemburgo.
Bene.
La
mia nonna diceva sempre “Si fa la torta
con gli ingredienti che si hanno” che non sbagliava mai, la mia povera
nonna. Sicché ho posto alcuni punti di fondo. Il primo è che mi sono rotto il
cazzo di lavorare come un mulo da mane a sera trascurando la mia pubblica vita
privata, mentre il secondo punto focale, secondo ma non per importanza, è che
io stasera devo chiavare. E schizzare con un’espressione gioiosa e sudata.
Per
cui, micro analisi.
Sul
fronte delle bagasce, ove scrivesi “bagascia”
in qualità di nome collettivo che sottende l’insieme conchiuso di una Ale, una
Ines e una Nica, nessuna speranza di spremere qualcosa.
Molto
bene, ne prendo atto, qualcuno leggendo riderà e gli scapperà un “te l’avevo detto”, che già la sento, ma
non importa, prendo atto anche di questo e mi faccio coglionare come, forse, ma
dico forse, mi merito.
Spostiamo
quindi l’attenzione altrove.
Una
soluzione moda: una scampagnata sulla Susy, assieme al Costa, come ai
tempi della Vespa PX. La prendiamo, ci montiamo di sopra, ci facciamo un giro e
due penne e poi la riportiamo in garage.
Ha
un senso, ha un suo perché.
Un’altra
soluzione classic è quella di farsi un bidè e andare a troie stradali.
Che anche qui c’è il suo perché e lascia, oltretutto, spazio o a magici revival
(Cocò, Sami per dirne due note) oppure lascia spazio all’avventura e all’esplorazione,
avvolti nel turbine di Putains sans
Frontieres.
Rimanendo
sul free of charge, invece, c’è la proposta old memories, che
consiste nell’andare a farsi offrire un altro caffettino dalla Giulia e, una
volta tolte le batterie all’androide autisico, approfittare per esplorarle i
bargigli nelle mutande calde e odorose di femmina matura con le vogliette sozze.
C’è
poi sempre un pacchetto wild, destinato a un pubblico
desideroso di esperienze forti e brevi, che vede una telefonata alla Squaw
ordinandole di farsi un accurato bidè e di raggiungere la mia magione. La
versione wild ha anche una variante wild premium platinum plus che è
destinata a coloro che riescono ad ordinare alla Squaw le intime abluzioni e il
rimorchio qui anche di un’amica di pari famelica troiaggine.
Per
finire, esiste il sempre presente pacchetto Desperate Tennessee che
consiste, al prezzo di una bottiglia di bourbon, di raggiungere la casa dalla
Vichi e, con la medesima, spartirsi il superalcol mentre si fa mischiarella dei
fluidi retto-genitali-salivari-urinari.
Insomma,
amisgi, sei pachetu di uferta per Tasiubelu e andrà a finire che mi tiro quattro
belle seghe coi porno della Divina Sasha Grey andandomene a letto presto.
Vi
succhio rumorosamente gli apparati riproduttivi e vi do appuntamento a domani.
E non ho nemmeno aperto bocca. Pensa te :)
RispondiEliminatu mi fai troppo ridere ;-)
RispondiEliminaVersione Wild con correzione, le presti uno strap-on e ti fai sodomizzare, eh?
RispondiEliminak