Bonjour.
La giornata di ieri è iniziata con un blocco di considerazioni.
Tali considerazioni erano focalizzate sull’episodio di sesso a quattro
svoltosi venerdì sera a casa del Costa.
Nell’ambito di tale evento mi sono accoppiato con la Susy (Labarista)
ottenendone e donandole un godimento decisamente al di sopra dell’intensità di
godimento sin lì riscontrata a quattro, ma forse anche superiore a quello che lei ritrae abitualmente col Costa.
L’ipotesi era che i rispettivi “partner naturali” cioè la Ade ed il
Costa, al cospetto di tale intenso piacere, ne fossero risultati feriti,
addolorati o ingelositi.
A seguito dell’ipotesi e di alcuni ragionamenti fatti con un’amica
nelle prime ore del mattino, è emerso come ragionevole “soluzione” quella in
cui io, io Tazio, avrei dovuto evitare di partecipare alla cena di ieri
sera, poiché poteva essere plausibile il perpetuarsi di un’altra situazione di
sesso di gruppo. Pareva anche sensato, inoltre, parlare con la Ade e
comunicarle il mio progetto di non partecipare alla cena a causa di tale
particolare “intensa affinità sessuale” inattesa, tra me e la Susy.
Bene.
Sulla base di questa ipotesi, sino a mezzogiorno mi sono rammollito il
cervello pensando alla mia percentuale di animale e di uomo, alla incomprensibile "carota e bastone" che mi vorrebbe (?), al valore
dell’amicizia e del sentimento, fondendomi in seghe mentali che, grazie a dio,
verso l’una sono andate completamente svanendo per lasciare posto ad un punto
di vista decisamente più pragmatico e decisamente più convincente.
Dell’ipotesi “godi troppo con
un’altra e quindi non scopare più a quattro se c’è lei” rimanevano molto
acquosi ed indefiniti due punti essenziali.
Il primo punto riguarda il ruolo di centralità colpevole che
andavo assumendo in questa lettura; sembrava quasi che, durante una serata in
cui si giocava a bridge, mi fossi infrattato in una camera con la donna del mio
amico e, mentre la mia donna ed il mio amico, ignari, di là discettavano di
Joyce, io e lei avessimo pecorecciamente chiavato. E questo mio ruolo è
insostenibile. Ed inaccettabile. La realtà è che quattro adulti consenzienti,
hanno deciso di accoppiarsi sessualmente tutti assieme, in uno schema tutti
contro tutti e ad un tratto di quello schema, senza nessuna forzatura o
violazione di norme interpersonali, è accaduto che io mi sia accoppiato con la
donna del mio amico, al pari di quanto lui stava facendo con la mia donna. Non
ho, in alte parole, fatto nulla che andasse al di fuori di ciò che era il
preciso obiettivo condiviso: fare sesso a quattro.
Il secondo punto è la continuazione estesa del concetto: quando quattro
adulti consenzienti decidono di giacere sul medesimo letto per fare del sesso
con lo schema tutti contro tutti, nell’ulteriore considerazione che tutti
quegli adulti provengono già da simili esperienze, ovvero nessuno viveva quel
momento per la prima volta in vita sua, soffrendo della sindrome “ma io non sapevo e non credevo che”, ritengo
assodata e ben nota a tutti l’eventualità che due di loro, pur non
appartenendo alla coppia regolare, accoppiandosi possano godere.
Trattandosi di sesso, che è argomento noto a tutti a partecipanti,
appare decisamente insostenibile e puerile pretendere di stabilire quanto
sia lecito godere, specie considerando che in maniera consenziente si è deciso
di farlo in quattro nello schema tutti contro tutti non certo per diminuire
il godimento, ma al contrario per ritrarne più di quello ritraibile con il solo
partner naturale.
E questo è sostenibile , razionale e sensato.
Se poi il Costa (non dico la Ade, poiché la Ade è assai avvezza a
queste circostanze ed ha uno stile
preciso) ha scoperto di essere turbato dall’eventualità in cui Susy Labarista
possa godere con un altro molto di più di quanto gode abitualmente con lui,
beh, in quel caso il problema si circoscrive all’interno della coppia
Costa-Susy, dove dovranno essere chiariti tra loro ambiti, limiti e decisioni
per il futuro.
Per queste ragioni, che mi sono apparse e mi appaiono tutt’ora
razionali, logiche e pertinenti, ho rifiutato con forza la tentazione a cedere
alla tesi della mia colpa, in quanto insussistente e fantasiosa ed ho
ritenuto di agire nell’unica maniera sensata: non facendo nulla ed
andando alla cena tra amici a cui eravamo stati invitati anche io e la Ade.
Bonjour.
Ho letto prima l'ultimo post e poi questo. Ma per carità del Signore Iddio, sensi di colpa? Avanti, popolo.
RispondiEliminaNO ecco no... io non l'ho mai fatto (ma mi piacerebbe eh... eccome se mi piacerebbe) ma sono convinta che in questi casi gelosie e sensi di cola debbano stare molto molto molto lontani dal letto...
RispondiElimina[...] ma sono convinta che in questi casi gelosie e sensi di cola debbano (dovrebbero ma non lo fanno) stare molto molto molto lontani dal letto... [...]
RispondiEliminase non lo fanno, vuol dire che il gioco è impari... no?
RispondiEliminavuol dire innanzitutto che il gioco non è per loro
Eliminaesattamente quello che intendo dire...
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