Per un attimo il 2012 primaveril estivo ha debuttato. Pensate, il 26
febbraio, grandissimi.
Eroi, vorrei dire.
Per un attimo, sul costosissimo deck di legno tropicale antistante
l’entrata della casa di campagna, che vorrei ribattezzare la AMICC, cioè Al
Momento Inutile Casa di Campagna, quattro stupendi corpi nudi, due di maschio e
due di femmina, hanno giaciuto su dozzinali asciugamani nella sessuale
esibizione delle loro carni intime, sotto il timidissimo sole.
Per un attimo.
Un attimo in cui le due mammifere, tenendosi per mano ad occhi chiusi,
hanno fatto “Aaaaah” e una mano dei due mammiferi maschi (la mia) è scivolata
tra le invitanti natiche nude dell’altro, accarezzando i coglioni e
scappellando il cazzo.
Sì.
La AMICC è foriera di promesse primaverili, di ammucchiate intontite,
di sportivo, lascivo, lussurioso, licenzioso, immorale, impudico, disinvolto e
sdrammatizzato sesso di gruppo, di oscena nudità ostentata, di esibizionismo e
voyeurismo dalle sfumature paradossali.
Sì.
La Ade, a tarda notte, quando siamo rimasti soli, mi dice.
Mi dice.
Mi dice: “Sai dove sbagli Cicci?
Sbagli a permettere a chi è sfigatodimmerda e ne avrebbe da pensare ai cazzi
suoi da qui alla morte, di giudicarti e insegnarti cosa devi fare. A quelli non
gliene sbatte un cazzo dimmerda di te, Cicci. Gli sfigati dimmerda cercano solo
qualche sfigato dimmerda più sfigato di loro. Dà un senso alle loro vite del
cazzo dimmerda. Tu non sei come loro. Non lasciarli fare. Dovrebbero baciarti
il culo tutti, me compresa, che mi piace tanto leccarti il culo” e ride.
Esposizione un po’ da banlieue, ma ok.
Ci penso due secondi e sì, ha ragione.
Specie qui: “[…]A quelli non
gliene sbatte un cazzo dimmerda di te, Cicci. Gli sfigati dimmerda cercano solo
qualche sfigato dimmerda più sfigato di loro. Dà un senso alle loro vite del
cazzo dimmerda. […]”
Abbiamo fatto debuttare la stagione primaveril estiva 2012.
Minchia, siamo eroi.
A domattina.
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