Dopo aver mangiato in una trattoriola a una decina di chilometri da
qua, abbiamo fatto una passeggiata in riva al fiume, lungo una strada non
carrabile. Adoro il silenzio rotto solo dal movimento dell’acqua. Queste terre
sono fortunate, se ci si pensa bene. Un pugno di provincie vicine tra loro che
produce ancora una discreta ricchezza industriale ed agricola, poi c’è la parte
dell’arte, poi c’è la parte della natura. Non è male.
E le donne sono molto solari, diciamo.
Passeggiamo e mi racconta, per una sua necessità di dirsi che non è
niente ed attendendosi che io glielo confermi, delle cose che deve fare in
settimana, dicendo che lei avrebbe voglia di vacanza.
“E vabbè dai Dom, sono quattro
cazzate, ci metti pochissimo”
“Eh lo so, ma è che son
stanchina, perché quando gli altri festeggiano e te sei in officina a produrre
cibo e cibo e cibo, non è che ti riposi”
Vero, sì. Natale non riposa, Natale stanca.
E allora mi scatta l’ideona.
“Ci verresti in un posto veramente
bello in cui possiamo farci l’idromassaggio e nuotare nell’acqua calda?”
“Oh sì bello! Ma i costumi?”
“Non servono, è clothing optional,
è un club privato”
“Orpo. Nudi?”
“Sì, ma non ci sarà nessuno
vedrai. Ti va?”
“Nudi. E vabbeh se dici che è
bello…”
“Massì fidati”
E chiamo la Ade, ma la Ade ha il cellulare spento. Appena chiudo la
conversazione, mi arriva un messaggino che dice “Buon Natale! Buon Natale! Sono in vacanza per qualche giorno, ritorno
il 28 dicembre. Per qualsiasi necessità, contatta pure la mia assistente
Malvina al 347…….. Buon Natale! Buon Natale!”
che mi lascia basito, ma chiamo la Malvina, per capire se è aperto e se
si può e lei, gentilissima, mi dice che è aperto, che io sono Socio VIP Gold e
appena andrò avrò opuscoli, tessera e orari (te li ho fatti io idrocefala) e mi
fa preparare le spugne.
Ma vualà, dico, si parte.
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