Questa mattina ho telefonato alla direttrice della clinica svizzera, la
Professoressa Adele, per ringraziarla del trattamento di assoluta eccellenza
che il qualificatissimo personale della struttura mi ha riservato martedì
mattina. La direttrice è molto orgogliosa della sua creatura e, tragicamente, anziché fermarsi a comunicarmi l’orgoglio
e stop si è dilungata in un vaniloquio vomitevole, incernierato sulla sua visione di business, il suo intuito manageriale e la sua seria professionalità. Io ho avuto la
forza ed il buonsenso di tacere e di concentrare la mia mente sulle dita dei
piedi della Domi. E così, mentre una donna di immeritata bellezza squittiva
sopraffine cagate nel mio orecchio, la mia mente sorvolava quelle dita soavi e
la mia mano scivolava furtivamente nella patta slacciata per l’occasione,
palpeggiando la verga sino a che questa non assumeva un turgore di rilievo.
La situazione pareva in un discreto equilibrio: la logorroica Mantide Cannibale
tesseva il punto della situazione sullo scacchiere dell’imminente Natale (lei e
il Ruggi Vigilia e Natale col parentado e poi a Cortina da amici, Luchino
Fighino e la Lidietta Stronzetta a casa permanenti, la Giulia famigliare, il
Peppemmerda disperso) ed io all’altro capo mi tormentavo il glande nudo
pensando alla Domi ginecologica sul tavolo della cucina. La perfezione, direi.
Mentre mi massaggiavo il frenulo con la punta dell’indice bagnata di
saliva, pensavo che per nessuna ragione al mondo, ma nemmeno sotto tortura, mi
sarei sognato di incrociare le loro versioni della realtà che, per l’ennesima
volta, apparivano diametralmente opposte. Un bel cazzomenechiava e un altro
focus di memoria su quella fighetta spalancata e odorosa hanno allontanato l’infernale
eventualità.
“E tu, Cicci, cosa fai?”
“In questo momento una sega Ade
amore”
Gorgoglio di risata suinochic, seguita da un’elegante considerazione a
voce più bassa: “….te la farei io col
culo una bella sega Cicci…adesso poi che sei liscio liscio liscio… mmmmh…” che
ha il suo gran bel perché come ideuzza, volendo pensarci bene.
Però la telefonata era di ringraziamento, non era finalizzata ad
estemporanee incularelle. Per cui non ho dato corso ad approfondimenti su come
si faccia una sega col culo, no. Ho però chiesto se il relais resort è, quindi, chiuso per Natale e la Vipera Carnivora mi
ha detto che asssssssssolutamente no, che il presidio delle attività è
garantito dalla Ila e dalla Ale.
Al che ho chiesto ciò che mi era balenato per la testa.
“Ma senti, ma se io volessi
andare lì a nuotare? Posso? Mi devo iscrivere? Cosa devo fare?”
“Ma sei mattooooo Cicciiii??? Ma
tu puoi andare quando vuoi amooooooo, ma sempre!!!”
Bene.
E allora la Vigilia e Natale io nuoto.
Nudo.
“Si può nudi, vero Ade?”
“E’ una spa amo, certo che si può”
Buon Nuotale allora.
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