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sabato 25 febbraio 2012

Dubbi del venerdì sera di gruppo


Antefatto asciutto. Siamo al winebar, arrivano il Costa e Labarista, la Ade squittisce perché conosce Labarista che c’aveva il bar vicino alla sua estetista, beviamo una cantina di Chardo, poi andiamo dal Costa che c’ha da farci assaggiare una cosa, finiamo di spaccarci, le due Pantegane diventano l’epicentro della scossa sismica, finiamo a scopare tutti assieme. Fine dell’antefatto asciutto.

Sete? Sì da morire, non c’ho un grammo di saliva, mi godo il culo nudo della Ade che segue il culo nudo del Costa che la guida al frigo. Resto spiaggiato sul lurido letto assieme alla lurida Labarista, entrambi nudi, scopati e distrutti. Il Costa e la Ade si intrattengono in amena conversazione di spessore, di là. Io mi giro e la guardo, lei mi guarda. Licenziosi, impudici, lascivi, lussuriosi e amorali. Le scivolo addosso e la palpo e lei si fa fare, le strizzo quelle meravigliose mammelle pornografiche molli succhiandole i capezzoli duri e lei si fa fare, perché non c’è più nessun motivo di non farsi fare né di non fare, poiché tutti siamo di tutti anche se in realtà ciascuno è di uno, ma adesso è contesto lascivo, lussurioso, licenzioso, immorale e impudico e si è pronti a farsi fare e a farsi, perché adesso è così, domani chissà.

Si bagna, le strapazzo la sorca carnosa e bollente, depilata in casa, con visibili punti di rasatura mentre la sua mano mi scappella e mi incappella e mi scappella e di là si discute del nulla con divertito trasporto. Le scivolo tra le gambe, gliele sollevo, guido il cazzo tra i bargigli bagnati e entro nell’umido calore del buco della figa già aperta. E la chiavo. Dapprima con la sportività con cui sin lì l’ho già, a tratti, chiavata. Con la disinvoltura sdrammatizzata del sesso di gruppo sin lì condotto, perché il sesso di gruppo è, per definizione, disinvolto e sdrammatizzato. Mi guarda negli occhi strizzandosi le morbide zinne, mentre ficco a ritmo pacato, leccandole i piedi che poggia sulle mie spalle.

Poi succede qualcosa. Siamo ciascuno agganciato a lucchetto negli occhi dell’altro e respiriamo. Le mollo le gambe e le scivolo sopra e comincio a chiavarla ben serio. E lei comincia a chiavarmi ben seria. Mi prende, mi lecca, mi bacia, mi respira, mi guarda, sussulta, trema e io sbatto e lei mugola e non smette di guardarmi adorante e comincia a capovolgersi il mondo e sarà che ero stordito come un paracarro, ma ho iniziato a guardarla e a volerla da sentirmi girare la testa e volevo mangiarla e voleva mangiarmi e ho iniziato a fotterla duro, veloce, profondo, sbattendo a mulino ed il mondo è scomparso ed erano solo i nostri occhi legati e sguardi piantati nel sistema nervoso centrale e il bacino frullava colpi su colpi e lei piagnucolava di piacere accarezzandomi e guardandomi supplice di fotterla così senza smettere e io cercavo la sua lingua vorace e sono arrivati anche gli altri che si sono stesi di fianco a guardare e a  toccarsi, ma a noi non ce ne fotteva di meno perché volevamo fotterci a bestia tra di noi e nemmeno uno sguardo a loro, ma solo tra noi. Le sollevo le gambe, la pompo, sono sudato bagnato e lei è sudata bagnata, la Ade si avvicina e le succhia le dita dei piedi che è cosa che mi può mandare in delirio, ma in quel momento volevo fotterla, fotterla, fotterla, fotterla, fotterla, fotterla da farla godere come non aveva mai goduto e lei piangeva e il Costa e la Ade hanno iniziato a ingropparsi di fianco e io le sono scivolato di nuovo addosso sbattendo da furia mentre lei si trasfigurava con le vene del collo gonfie e le guance rosse e gli occhi lucidi che guardavano nei miei ed ha iniziato un grido sommesso, tirandomi i capelli, abbarbicandosi a me, cercando la mia bocca, abbracciandomi forte con le gambe calde, liscie e nude ed è esplosa, venendo tremando e io sono scoppiato dentro di lei, venendo, tremando e sbattendo sino all’ultima stilla di energia.

Zuppi. Ansimanti. Ci baciamo in bocca, lenti, accarezzandoci. Poi scivolo fuori e guardo gli altri due ed incrocio gli occhi della Ade che mi guarda con una luce strana, mentre siede sulla bocca del Costa che la lecca palpandole il culo. Labarista rimane sul letto a asciugarsi la fronte ansimando, con piccole lacrime agli angoli degli occhi, fissando il soffitto.

Cos’è stato? Una semplice esuberanza animale che ci sta, nel contesto sportivo, lascivo, lussurioso, licenzioso, immorale, impudico, disinvolto e sdrammatizzato, oppure mi sono chiavato la donna del mio amico mentre lui, pur essendole dentro, non si stava chiavando la mia?
Complicato.

3 commenti:

  1. quello che non mi manca del sesso di gruppo è il suo essere disinvolto e sdrammatizzato. quello che mi manca del sesso di gruppo è quando diventa coinvolto e drammatico. ma poi diventa complicato. già.

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  2. uhm..speriamo che la Ade non si sia ingelosita..
    un abbraccio caro..è un po' che non te lo davo :*

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