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mercoledì 23 novembre 2011

Il foglio del come


Incredibile.
il parlàfono fa plin-plin ed arriva un messaggin. Plin plin, plin plin.
Ansioso come uno scolaretto la mattina di Natale, mi precipito a vedere.
E seppellire definitivamente l’ascia di guerra?” recita il messaggin che proviene dal Tanyesco parlàfonin.
Ora io dico.
No, dico.
Perché, no, dico.

Vuoi la Minchia Imperiale? Ma dillo, benedettocroce, non rompermi i coglioni
con ‘ste cazzate adolescenziali dell’ascia, brutta bagascia. Beh, brutta brutta magari no, ma bagascia, amisgi che numerossi mi seguite da cassa, è bagascia da far arrossire anche l’Ammiraglia della Balduina, grandissima troia zoccola uccellaia cappellaia pazza.

Leggo e rileggo la mesta riga e penso a cosa fare, dire, baciare, lettera e testamento. Perché, amisgi, chiavarla io me la chiaverei di strabrutto. Considerando poi che sono più secco di figa chiavabile io che Altero Matteoli, la Tanya sarebbe come il governo Monti: una figa di salvezza Taziale.

Però c’è un però.
L’ideale sarebbe scoprire le carte e dirsi senza remore: chiaviamo. Chiaro, preciso, ben segnato, indiscutibile, non ritrattabile. Perché se cominciamo coi giochini di usciamo-mangiamo-parliamo-passeggiamo-bacino-nottenotte-ti chiamo domani e così via, mi viene da sboccare nel cestino della carta. Perché io le ho già fatte con lei ‘ste robe e quindi basta, fine, stop, a monte. Voglio la carnazza e subito.

Ma so anche che se fossi brutale nella definizione dei miei intenti, la gallinella farebbe la timida e si ritirerebbe, quindi ecco servito il dilemma. Solidale con le mie intenzioni e rischiante, oppure proteso a far ripartire il volano dell’economia con spiri-to di sacrifizio?
E mi dico no. No Tazio, no.
Con cento pezzi ti draghi una troia stradale da dieci e loden, ma chiccazzo te lo fa fare di cospargerti di melasso e piume per tessere compromessi con quella lurida che è volubile come un cicisbeo?
Sii chiaro e concreto, imposta un sms odoroso di sperma e cazzo e se ci sta buona, altrimenti ciccia.
Sì, cazzo. Così devo essere. Massiccio e incazzato come quando guidavo i miei uomini sotto le armi.
Durissimo. Massiccione. Spezzale la schiena a quella baldracca, tenente Tazio.

E mi esce questo: “Scavare mette appetito. Dove ceniamo?
Plin plin messaggin: “Alla Solita direi
Rimpallo a caldo: “Venti e trenta lì?
Plin plin messaggin: “:) non scrivi mai i numeri :) OK 8:30 :) ciao!!

Ecco. Pagherò una cena, parlerò, passeggerò, verrò baciato alla colombella e mi sentirò dire “grazie della serata sono stata benissimo ci sentiamo domani” e poi prenderò la Marzedes e andrò a troie stradali spendendo altri cento pezzi.
Il volano.
E lo spiri-to.
Si vede proprio che anche a me mi manca il foglio del come.

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