Rimasto solo in quella splendida grossa realtà in continua espansione
come l’universo, che è il mio ufficio, convoco su due piedi una riunione con il
mio Tarello Devastatrix, allo scopo di rafforzare lo spiri-TO con cui stasera
usciremo con la Tanya. Dopo i saluti, passo subito alla proiezioni di alcuni
contributi audiovisual che ritengo essenziali per lo sviluppo del tema della
riunione.
Sul potente 27” retroilluminato al led di Cupertino parte il filmato di
repertorio numero uno.
Location: piccoli appartamentini di vacanza croata, esterno, giorno.
Una bellissima giovane donna completamente nuda, ambrata di un’abbronzatura
che Bilba ci fa ‘na sega
, procede scalza lungo la stradina lastricata che, in salita, conduce alla postazione dell’operatore camera uno.
, procede scalza lungo la stradina lastricata che, in salita, conduce alla postazione dell’operatore camera uno.
I seni ballonzolano gentili, sorride, reca nella mano un pacchetto di
sigarette che è andata a recuperare nell’auto lasciata in parcheggio, appena
laggiù.
Pronuncia la frase “Daaaaaaaai non mi riprendereeeeee” e appoggia le
sigarette sul tavolino, sedendo davanti all’operatore uno, sotto la pergoletta
antistante l’appartamentino immerso nel verde e nel blu.
La camera scende, facendo una lenta zoommata sui piedi, poi sale, ginocchia,
cosce, pancia, seni, viso, sorriso, denti.
La bella giovane donna nuda a mezza voce dice: “Mmmm ti tira....” ed alza
la gamba per portare il piede sul Tarello Devasatrix.
L’operatore fa un piano dedicato al Tarello Devastatrix in discreto
stato di rigore con piede stuzzicante.
L’operatore afferra il Tarello in un pugno e smanetta davanti alla
bella giovane donna nuda.
“Guarda che può arrivare gente da lì, dai fai il bravo Taz” sussurra la
bella giovane donna nuda.
La voce fuori campo dell’operatore bofonchia “Fammela vedere…” e la
bella giovane donna nuda, dopo qualche simitone da bambina, esegue.
Closeup sulla figa, qualità dell’immagine ottima, luce favorevole.
Closeup sul Tarello Devastatrix, inesorabilmente marmoreo.
La ripresa cessa, momento al nero. Poi riprende.
Location: pergola del piccolo appartamentino di vacanza croata,
esterno, giorno, circa dieci minuti dopo il nero. Closeup su due dita che
tormentano un clitoride discretamente gonfio. Campo allargato: la giovane bella
donna nuda siede a gambe aperte, masturbandosi e controllando l’ambiente
circostante con espressione che definire da scrofa in calore è troppo poco.
Troppo.
L’operatore camera uno ha in mezzo alle gambe una Robusta Sequoia di
cui saggia il diametro dalla cima alla base, mentre brandeggia la cam con la
mano sinistra, dimostrando una perizia tecnica consumatissima.
D’improvviso la bella giovane donna balza felina in avanti, prendendo
in bocca la Robusta Sequoia per misurarne il diametro dalla cima alla base, con
movimenti molto rapidi che inducono l’operatore uno a cedere e a riempire la
bocca della giovane bella donna di linfa bollente. Egli, però, ha avuto la
prontezza di porre preventivamente di lato la cam, aprendo un piano di sezione
che valorizzasse la perizia della misuratrice di Tronchi di Robuste Sequoie.
Che bocchinara.
Fine della proiezione.
“Vedi” dico al Tarello
Devastatrix ritto sull’attenti per la commozione provata vedendo la proiezione
dell’audiovisual “questa sera, nel bene o
nel male, torniamo ad uscire con questa minichiaiola continentale. Lo so, lo so
bene, ci sono dei grossissimi rischi, ma anche delle elevatissime opportunità, perché
l’hai appena visto col tuo unico occhio, Polifemo, questa è una che ci dà e ci
dà di brutto brutto brutto. Per cui dobbiamo fare squadra, imprimere nuova
forza al volano degli eventi, affrontando con spiri-TO la sfida che il momento
ci impone! Sei nella squadra Polifemo??”
“Sì, vabbè Taz, sono nella
squadra” risponde vibrante “ma se va
secca stasera, io non ce la faccio più a essere scopato dalla tua mano. Ci
vorrebbe un incentivo anche in caso negativo. E ti prometto che ce la metto
tutta.”
“Ok, bianco o nero?” dico per
chiudere la trattativa.
“Nero!” esclama con un sorriso
improbabile.
E vada per la troiona nigeriana, se andiamo in secca.
Siamo una squadra.
Ci vuole spiri-TO.
Lui tromba e tu paghi ... una coppia decisamente in sintonia.
RispondiEliminaEhehehehehehehe.
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