Bon jour martedì, bon jour a tutti.
Tra pochi minuti la Bettona varcherà la soglia della baracca serbando
tra le cosce quel prezioso tesoretto di carne odorosa di femmina emiliana pelosa
ed io le offrirò l’intimo caffè del mattino come segno augurale di un buon
martedì che, a buon titolo, le spetta di diritto.
Questa baracca in questo momento istantaneo lavora
trecentoventisettemila euro di fatturato da me racimolato ed io non posso, né
voglio, rannicchiarmi nel patetico ruolo dell’immodesto che dice che si tratta
di pura fortuna in questo momento economico difficile, perché sarei molto più
coglione di quello che sono a scrivere siffatte cazzate e, assodato che la personale
dotazione di coglionaggine di serie è assai elevata, mi esimerò dall’enfatizzarla
ulteriormente e mi bullerò ampiamente e fastidiosamente del risultato
istantaneo che il mio fottuto genio inventivo ha portato tra le mura della ex
casa della zia, ora operosa officina dell’intelletto e dell’arte.
Rappresento con orgoglio la Cinapadana a costi concorrenziali al
paradosso-osseo-midollare, garantisco i fasti dell’impero a chi mi vuole bene
lassù , rendo loro lo state-of-the-art
che li ha contraddistini e li contraddistingue worldwide e
faccio sopravvivere più che dignitosamente le persone buone, brave e per bene
che lavorano per me in questo momento in cui persino i giganti dal doppio cognome del meneghino Corso Monforte piangono.
Sono fiero, platealmente e stucchevolmente, di quanto ho avviato qui
nella becera provincia, senza titoli e senza meriti, che faticosamente riesce ad
individuare la Milanodapere sulla cartina geografica.
Sono fiero di averlo detto e fatto in tempi surreali, brevissimi, sono
fiero delle mie capacità sovrumane che, talvolta, mettono in soggezione
addirittura me stesso medesimo, spingendomi a darmi del riverente voi, che rende poco fluido il
dialogo interiore.
Ma tant’è, miei cari amici che numerosi mi seguite da casa.
Quest’oggi prenderanno servizio presso questa grossa realtà dalle
apparenti vestigia salumiere, altre due giovani femmine odorose di ormoni della
fertilità, a cui renderò spensierata la chiavarella notturna, ma anche diurna,
rinforzando dipartimenti creativi guidati da sommi maestri la cui chiavarella è
già quotidianamente serena, spingendo così questo fantasmagorico carro creativo
verso costellazioni di oggettivo successo che verranno, ciò nonostante oppure
proprio per questo, giudicate con
pietosi sorrisi di compatimento da quei Moloch morenti che preferiscono
affondare con la loro nave dorata piuttosto che cambiare e ridimensionare i
loro famelici appetiti.
E’ martedì!
Bon jour!
Bravo Tazio, sei un Grande. Un Genio.
RispondiEliminaMa dammi qualche idea su cosa regalare a Natale...
GQ
e io, in questo glorioso e umido martedì nordico, mi rivesto del vecchio account google dopo aver definitivamente salutato la vecchia e scricchiolante piattaforma Splinder.
RispondiEliminatazietto, mi fai venir voglia di inviarti un curriculum corredato di significative fotine ;)
l'appartamente della zietta deve essere un bel posto stimolante :d
invece, per risollevare la mia deprimente giornata, non mi resta che andare nei bagni a farmi una sana sega clandestina ;)
V.