Il primo giorno non è niente, no. Anche oggi, magari, la sfanga. Poi
stasera non ci vediamo che c’ho il business con la Sofia, quindi non ha il
Tormentatore Ufficiale tra i maroni. Ma da domani, forse, le cose cominciano a
farsi intense. Penso di sì. O meglio, ce la metterò tutta domani perché le cose
si intensifichino.
Ieri sera abbiamo cenato all’Osteria Quellanuova perché, come è
arcinotissimo, di lunedì la Solita ha il turno di chiusura. Poi siamo andati a
fare una passeggiatina, che faceva un freddo strozzino. Dietro la chiesa l’ho
trascinata nel mio cono d’ombra preferito e l’ho ingroppata. Che la Frank è
stata disegnata per essere ingroppata, eh. E’ Ingropping Compliant. Che bello
scoprirle le tette dure nell’aria gelida della notte e poi sbottonarle i jeans
e masturbarla dicendole “guai a te se vieni”. Ah che gioco meraviglioso. L’ho
mandata in tiro da bestia, che meraviglia. E’ che passavano centomila macchine
e così abbiamo cambiato posizione.
In una viuzza buia l’ho ingroppata di nuovo. Credo mi abbia leccato il
piloro da quanta lingua mi ha cacciato in gola. Che a me ‘sti sgroppi in luogo
pubblico mi arrazzano come un cinghiale
senese. E lei mica fa tante storie del tipo “qui no, qui ci vedono” e tutte le
menate delle signorine per bene che
poi sono quelle che si ingollano i cazzi senegalesi fino ai coglioni. La Frank
è Genuine Product Ingropping Compliant.
E cammina cammina, siamo arrivati alla piazzetta che d’estate si telona
di tigli, quella dove la Tanya mi fece una delle più belle seghe della storia
della sega, con il toppino abbassato e la poppa furente, sulla panchinetta. E
lì, sulla stessa panchinetta, abbiamo
replicato, anche se la Frank ieri sera era cinquecentosettanta volte più in
calore della Tanya.
Cristo che freddo. Che poi tirando fuori il Capitone Mannaro me lo sono congelato,
ma appena lei lo ha preso in bocca, dove aveva settecento gradi, mi è partita una
scossa vibrante che mi è arrivata al cervello.
“Mettimelo nel culo, me lo avevi promesso” mi gorgoglia bagnata fino
alle orecchie. Ribadisco con l’aria da maestrino saponificabile che non avevo
promesso proprio niente, ma avevo semplicemente indicato che nel periodo della
prova la copula sarebbe stata anale e boccale, ma non figale. Mi sono anche
affrettato ad aggiungere che il “non figale” era solo per renderle più agevole
l’acquisizione della dimestichezza con la prima volta della privazione, poiché sarebbe
oltremodo giusto che io usassi la sua figa al pari della bocca e del culo,
avendo solo cura di non farla venire. Perché l’obiettivo della prova è che lei
non deve avere orgasmi fino a lunedì ore 13:00.
Mentre parlavo mi fissava le labbra e segandomi lentissima, poi mi ha guardato
negli occhi gorgogliando “sborrami in gola” e si è chinata a succhiare come
una vitellina, come una pompa aspirante da cantiere, come una ventosa, come una
sanguisuga, producendomi un godimento sfrenato, vuoi per il luogo, vuoi perché la
frank c’ha una figa anche in bocca, da quanto bene fa i pompini. Piegata, col
culo che usciva dai jeans e i lombi nudi, meravigliosa. Le ho schizzato in gola
accarezzandole i capelli in un’estasi davvero mistica.
Che brava la mia cagnolina, che brava.
E ieri era niente, ma niente zero.
Domani sera sarà già più interessante vedere la resistenza.
Ma che bella la Frank, sì.
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