Pagine

martedì 15 novembre 2011

Torture indolori


Il primo giorno non è niente, no. Anche oggi, magari, la sfanga. Poi stasera non ci vediamo che c’ho il business con la Sofia, quindi non ha il Tormentatore Ufficiale tra i maroni. Ma da domani, forse, le cose cominciano a farsi intense. Penso di sì. O meglio, ce la metterò tutta domani perché le cose si intensifichino.

Ieri sera abbiamo cenato all’Osteria Quellanuova perché, come è arcinotissimo, di lunedì la Solita ha il turno di chiusura. Poi siamo andati a fare una passeggiatina, che faceva un freddo strozzino. Dietro la chiesa l’ho trascinata nel mio cono d’ombra preferito e l’ho ingroppata. Che la Frank è stata disegnata per essere ingroppata, eh. E’ Ingropping Compliant. Che bello scoprirle le tette dure nell’aria gelida della notte e poi sbottonarle i jeans e masturbarla dicendole “guai a te se vieni”. Ah che gioco meraviglioso. L’ho mandata in tiro da bestia, che meraviglia. E’ che passavano centomila macchine e così abbiamo cambiato posizione.


In una viuzza buia l’ho ingroppata di nuovo. Credo mi abbia leccato il piloro da quanta lingua mi ha cacciato in gola. Che a me ‘sti sgroppi in luogo pubblico mi  arrazzano come un cinghiale senese. E lei mica fa tante storie del tipo “qui no, qui ci vedono” e tutte le menate delle signorine per bene che poi sono quelle che si ingollano i cazzi senegalesi fino ai coglioni. La Frank è Genuine Product Ingropping Compliant.

E cammina cammina, siamo arrivati alla piazzetta che d’estate si telona di tigli, quella dove la Tanya mi fece una delle più belle seghe della storia della sega, con il toppino abbassato e la poppa furente, sulla panchinetta. E lì, sulla stessa panchinetta,  abbiamo replicato, anche se la Frank ieri sera era cinquecentosettanta volte più in calore della Tanya.
Cristo che freddo. Che poi tirando fuori il Capitone Mannaro me lo sono congelato, ma appena lei lo ha preso in bocca, dove aveva settecento gradi, mi è partita una scossa vibrante che mi è arrivata al cervello.

“Mettimelo nel culo, me lo avevi promesso” mi gorgoglia bagnata fino alle orecchie. Ribadisco con l’aria da maestrino saponificabile che non avevo promesso proprio niente, ma avevo semplicemente indicato che nel periodo della prova la copula sarebbe stata anale e boccale, ma non figale. Mi sono anche affrettato ad aggiungere che il “non figale” era solo per renderle più agevole l’acquisizione della dimestichezza con la prima volta della privazione, poiché sarebbe oltremodo giusto che io usassi la sua figa al pari della bocca e del culo, avendo solo cura di non farla venire. Perché l’obiettivo della prova è che lei non deve avere orgasmi fino a lunedì ore 13:00.

Mentre parlavo mi fissava le labbra e segandomi lentissima, poi mi ha guardato negli occhi gorgogliando “sborrami in gola” e si è chinata a succhiare come una vitellina, come una pompa aspirante da cantiere, come una ventosa, come una sanguisuga, producendomi un godimento sfrenato, vuoi per il luogo, vuoi perché la frank c’ha una figa anche in bocca, da quanto bene fa i pompini. Piegata, col culo che usciva dai jeans e i lombi nudi, meravigliosa. Le ho schizzato in gola accarezzandole i capelli in un’estasi davvero mistica.
Che brava la mia cagnolina, che brava.

E ieri era niente, ma niente zero.
Domani sera sarà già più interessante vedere la resistenza.
Ma che bella la Frank, sì.

Nessun commento:

Posta un commento