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domenica 13 novembre 2011

Febbrona


Alle sette di ieri sera, quando ero in fase preparatoria, arriva la telefonata della Giulia che Stronzolo c’ha la febbre alta che è appena andato via il medico che è un amico di famiglia che altrimenti bisognava portarlo all’ospedale. Chiedo quanto alta è e mi dice che adesso sta scendendo, ma che prima era a trentanove e mezzo, che mi pare una bella febbre, sì.
Le chiedo se vuole che vada lì a darle una mano, ma mi dice grazie che no, che c’ha tutto, medicine e tutto e adesso non c’è che da dargliele e fargli un pochettino di supporto morale e materiale.
E mi sembra giusto. Le garantisco la mia disponibilità per la qualunque e chiudiamo rimanendo che la richiamerò durante la serata.

La mente mi corre ai doveri di padre divorziato ed alla Svizzera e considero che una donna che ce la fa da sola con un figlio è una donna con i coglioni di marmo.

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