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martedì 15 novembre 2011

Partenza per Sofia


Molto bene. La Betta è andata, io c’ho la roba dietro, mi faccio un bel doccione qui in ufficio e poi parto verso il luogo x da raggiungere all’ora x, ora in cui Sofia mi aspetta per il nostro incontro ultra clandestino.
La Sofia mi fa davvero sangue, come dice la astinente Franca. Sarà perché è bellissima, sarà perché è porca, sarà perché è una bellissima porca, sarà perché è giovanissima, sarà perché è una giovanissima porca bellissima. Trovo che in quest’ultima combinazione ci siano gli estremi per farsi fare sangue.


Sta di fatto che, ultimamente, mi sto spostando dall’oggetto del desiderio di una vita, cioè l’ultra quarantenne che anche nelle versioni ultra cinquantenne e ultra sessantenne mi fa accapponare l’uccello.
Frequento tutte poppanti, niente più sensuale cellulite e mammelle deliziosamente cadenti.
D’accordo, le poppanti poppano tutte dalla tetta della mia cappella, per cui così poppanti non sono, ma non hanno il fascino decadente dell’anziana amorale e spudorata che è uno dei più sofisticati manicaretti a Taziopoli, al pari del pesce palla a Tokyo.

Spero solo una cosa. Spero non voglia la paghetta per la serata di questa sera. Se me la chiede gliela do, ovviamente, ma mi dispiacerebbe perché sono più intrigato dalla giovanissima porca bellissima esploratrice che dalla medesima che ha già gettato la spugna dichiarando di essere arrivata e di non avere più alcun interesse per l’esplorazione ad eccezione di quella effettuata a bordo del proprio home banking.

Però ho moltissima voglia di infilarle Mastro Tarello in ogni buco dilatabile, quello sì.
Perché è veramente bellissima, credetemi.
E c’ha uno sguardo che me lo tira su in un secondo.
Per cui baci e abbracci, brava gente, vado a farmi la doccia e poi parto per l’avventura ultra clandestina con la depravata figlia ventunenne di un avvocato.
Ma sarò coglione?
Ma certo che lo sono.
Ha!

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