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sabato 19 novembre 2011

La verità


Allora, dov’è che sbaglio? No, perché è evidente che sono io quello che sbaglia. Non sono certo uno di quelli che sostiene che tutto il mondo sbaglia perché lui è sempre nel giusto. Assolutamente no.
Però vorrei cercare di capire una fottuta volta.
Cos’ho fatto alla Frank per meritarmi di essere preso a calci nei coglioni a quel modo? Cosa le ho fatto? L’ho forse forzata a fare cose che non voleva? Oppure non l’ho forzata a fare le cose che desiderava la forzassi a fare? Oppure ho solamente perso del tempo perché io vedevo cose che nella realtà non ci sono mai state?

Perché questa è una strada che sento probabilissima. Dà spiegazioni su molto: la Vichi, la Tanya, la Nica e la Frank. Analizzo tutti i casi e vedo che questa teoria calza a pennello. La Vichi non voleva essere salvata da niente, la Tanya non era innamorata come diceva ed era forse desumibile con un minimo di obiettività, la Nica è una che si vuol divertire guadagnando potere facendo big porn show tecnicamente perfetti a platee sempre nuove di omuncoli sbavanti, la Frank vuole spaccarsi di emozioni e di robaccia, altro che solitudine e problemi e amore sadomaso.

E il Costa? Il Costa che era il mio alter ego, l’amico fidato? E’ perché abbiamo scopato? E’ così sensibile, come una teen ager, che siccome siamo stati a letto non possiamo più essere amici? O gli stava stretto di provarci seriamente con la Giulia senza dirmelo? E la Squinzy? Dove cazzo ho sbagliato con la Squinzy?
Ho sbagliato con tutti in un senso solo: gli ho attribuito gratuitamente, senza analisi, ruoli e caratteristiche che IO desideravo avessero.
Li ho vestiti dei miei modelli ideali senza valutare se ne avessero davvero avuto le caratteristiche reali.

Oppure è che io sono senza filtri. Chiunque bussi alla porta della mia disponibilità trova sempre aperto.
E io mi comporto con lealtà, trasparenza e questi ospiti della mia disponibilità interpretano il mio comportamento come sinonimo di imbecillità e allora, beh, basta. Basta porte, basta ospitate.
Sono imbecille? Benissimo, lo sono. Ma non vedo motivo di regalare parchi gioco ai pezzi di merda.
Basta chiuso. Con Tizio, Caio e Sempronio lavoro? Bene, che si lavori allora, ma al termine ognuno per la sua strada. Con Tizia ci scopo? Perfetto, si chiava e quando ci si è asciugati dal bidet, fuori dalle balle. Nessuno spazio ad approfondimenti e allargamenti.

E poi, diciamocelo. Ho quarantuno anni e di tutte le persone che conosco di normali ce ne sono solo due: N e la Giulia. Che poi: la Giulia è tutto un dire. Mica mi posso auto flagellare e poi far passare come normale che quella sia una scopamica eh. Perché se ho finito di dire che è normale, il fatto della scopamica non ci sta. E quella è una donna normale, basti guardare come si è ripresa in mano la vita.
Per cui ci sarà dell’altro, del non detto, del non visto da me, ma qualcosa ci sarà. E io devo starci attento, cazzo, prima che anche quello mi piova in testa come un’incudine, come l’ennesima incudine.

Io dovrei proprio prendere esempio dal cambiamento strutturale, radicale, profondo della Giulia. Un anno fa era una trombona pedante che si impiccava a cazzate frutto della diffusa mentalità di merda dei Topoloni e dei loro modelli e oggi è una donna dinamica, pragmatica, agguerrita, disinibita, concreta, con obiettivi precisi e instancabile tenacia. Le persone in gamba cambiano, quindi, ma io non cambio mai. Cosa vorrà dire? Due cose può voler dire: o io non sono affatto in gamba o non faccio niente per cambiare effettivamente.
E mi girano i coglioni in entrambi i casi.

E poi è inutile, è inutile. Rileggo queste riflessioni e mi rendo conto che non ci siamo nemmeno nell’incazzatura. Anche qui, anche con chi non conosco e non mi conosce, mi concedo una pietosa deroga attorno ad un elemento che diviene una causa fortissima nei rapporti con le persone: il sesso. La mania. L’ossessione, la fame. Questo è l’ostacolo vero, il vero fumogeno che mi impedisce la vista. Perché io passo dalle mutande per arrivare al cuore. E questa strada non conduce al cuore, ma è sempre un vicolo cieco che muore nelle mutande. Questo è l’ostacolo insuperabile, il grande distorsore, la lente deformante. Io stasera dovrei prendere donna Giulia e parlarle, seriamente, costruttivamente, per ricavare elementi su di me e su di lei, per capire. E invece mi dimeno su questa sedia, incazzato di delusione, ma soprattutto arrapato come un gorilla al pensiero di quello che le farò e dirò e di quello che mi farà e dirà.

Ed è per questo che gli altri cambiano e io no.
Perché io, fra due giorni, fra uno, fra sei ore, adesso, mi rimetterò a caccia di carne genitale e mi farò così tanto coinvolgere ed esaltare dai risultati positivi che matematicamente avrò che questo momento di analisi sarà tempo perso, e scoprirò miei nuovi lembi di schiena per farmeli fustigare da chiunque senza valore.
Questa è la verità.

11 commenti:

  1. Io mi fido dei tuoi giudizi: sia sugli altri che su te stesso. Eh già.. tendo a fidarmi e credere negli "sterminati coglioni" ;)

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  2. Premessa? Da qui, nella nebbiosa città da bere, i commenti sono frutto di quello che scrivi, non di quello che vediamo, ok?

    Allora, proviamoci.

    Capisco lo sconforto, eccome. Comprendo il fastidio, il prurito e anche quel retro gusto di bile. Ma sotto sotto, da questa postazione sembra proprio che la tua ratatuia di sensazioni sia poi dovuta solo al fatto che non hai visto arrivare i paduli, si?
    Ora, io che nella vita non faccio il saggio ho però capito che prendersela non vale la pena. Si perde di lucidità. Sempre perché sono quasi antico, sentenzio. Quello che bisognerebbe fare è capire, decidere se la cosa è da evitare in futuro e poi eventualmente valutare i correttivi e provare ad implementarli.
    Quindi?
    Il Costa se ne va? E allora? Il Costa 2, dovrà essere migliore, più bravo, costare meno e capito. Perché vedi Tazio, se ti guardi attorno un Costa 2 esiste e se non esiste, te lo costruisci, ma devi capirlo.
    Non gli impedirai di andarsene, ma almeno vedrai quel giorno arrivare.
    Per quanto riguarda le tua amiche?
    Io la tua vita la leggo da poco. Letto poco e capito pochissimo del prima ma IMVHO ora la eFFe non può essere un semplice dev/null. Cestinarla è un errore. Hai visto; anche il 4 porte costruito in Baveira dopo che il mediocre gigolò della bassa lo ha spalamato sul ponte i crucchi lo hanno raddrizzato. Lasciami sostenere che la eFFe non è una utilitaria. Sarebbe stato troppo facile. Se ti eri preso un impegno, non gettare la spugna, scrivi le regole, condividile, dichiara le sanzioni e fai partire la clessidra. Ma sai, da qui, sembrava che la signorina fosse per te un sacrosanto parafulmini e non un mero farmaco dall'effetto placebo.
    Ora? Come dico al mostro, è quasi Natale, cerchiamo di essere tutti più buoni. Tu prova a contare fino a 10, e nel frattempo pensa a come addobbare l'albero in campagna, che gli scorpioni con il freddo non escono.

    ;o)

    k

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  3. No, beh, piano. Capisco che dalle mie righe possa uscire un Tazio sprovveduto sul fronte della vita, ma posso assicurarti che sul fronte del lavoro qualcosina sin qui ho visto. Di Costa-enne ne ho costruiti tanti, capendoli bene. E li ho anche capiti quando li prendevo già costruiti, non temere. Il punto è che per capire dall’altra parte devi avere uno con delle reazioni nel campo dell’intelligibile, viceversa non c’è barba d’uomo che riesca a venirne a capo. Se uno ieri ti chiede di assumerlo come fotografo e operatore e oggi ti dice che se ne va a Rostock a fare il dj, capirai bene che più di me ha bisogno di uno psicologo.
    Considerando poi che il suo amico di sempre (il Loca) non ne sapeva assolutamente nulla ed è cascato dalle nuvole, rimanendoci anche parecchio male proprio perché riteneva di dover essere il primo ad esserne informato (in quanto amico di sempre).
    Per quanto riguarda la Franca, mi permetto di dissentire nuovamente. La ragazza ha già avuto una regola, relativamente alla bamba e al resto, ed aveva accettato di starci lontana. Le regole c’erano, ma il problema è che questa quattroporte la raddrizzi e sembra dritta, ma in realtà ha il telaio piegato e tira da una parte, che non è la parte dove tiro io. Punirla? Ma quando mai. Sanzioni? Ma manco morto, K.
    Si fotta. Non le ho chiesto l’impossibile, non le ho negato il possibile. Ha accettato sapendo che violare di nuovo quelle norme avrebbe avuto una conseguenza.
    Se io non fossi capitato là, mi avrebbe detto di essersi infarinata e di essersi fatta spupazzare come una prostitutella di serie B? No di certo e questo è esattamente il punto: che regole applichi e che sanzioni decidi se il soggetto con cui hai a che fare mente?
    Difficile quesito, credo.
    E’ quasi Natale ed infatti io sono già in fase di regali: con una mossa le ho dato tutta la libertà che le spetta.
    Vualà.
    In quanto all’albero in campagna è certo che ci sarà. Così come ci sarà un intenso odore di figa attorno all’albero. Ma smontate le lucine e tolti gli addobbi, dovrà esserci il silenzio e il deserto.
    Non ho più voglia di infilarmi in situazioni che potrebbero condurmi a riesaminare dove ho sbagliato.
    Bast.

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  4. Soggettività Tazio, che nascono dalla non conoscenza delle oggettività, pertanto dopo lo spiegone, mi siedo e aspetto quello che verrà.
    Ma una cosa la voglio dire.
    Sbagliare è la norma.
    Non infilarsi in situazioni che portano al riesame lo trovo limitante.
    Solo così si cresce e si migliora, no?

    k

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  5. Hai ragione, il rischio è quello, non v'è dubbio.
    Mettiamola così: mi prendo un breve periodo di vacanza dall'opportunità di essere nuovamente deluso. Come suona?

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  6. Fino ai primi incubi notturni e/o alle vesciche alle mani!

    ;o)

    k

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  7. Mica parlo di astinenza. Parlo di frequentazioni assolutamente sex driven senza nessuna implicazione relazionale extra sesso.
    Questa è la vera vacanza.

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  8. Ma devi riuscirci però, perchè sai, uno quando è incazzato si ripromette tante cose, che poi all'inizio mantiene e poi ...?
    E poi siccome ti ritengo una persona comunque molto umana, incapperai nel fidarti nuovamente, sempre meno, ma lo rifarai.

    Io onestamente avrei fatto lo stesso con la Frank, seppure mi sarebbe dispiaciuto, perchè non c'è niente di peggio, quando uno è chiaro, nell'essere ripagati con così brutta moneta.
    Ha avuto anche la seconda chance ed ha toppato. pazienza.

    E adesso vado, che non potrei leggerti dall'ufficio, ma sono sicura che se la mia titolare vedesse il tuo Tarello, farebbe meno la diva.

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