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venerdì 18 novembre 2011

Maree


Bon jour.
Mi sono svegliato da dieci minuti ed ho addosso il suo profumo. E’ bellissimo. Fuori c’è un nebbione doc, dentro un caldino doc. Per il momento il caldino doc batte il nebbione doc, per cui non mi muovo e resto qui. Privilegi di casta. Che almeno non li paga nessuno ‘sti miei privilegi, se non io stesso e questo è perfetto in un mondo imperfetto. Mando un sms alla Betta così non mi si rompono le palle. Che poi oggi è venerdì e tutto gira a rilento.

Lo so che è un problema pazzesco quello di cui sto per scrivere. Ma esiste e tacerlo non serve a cambiare la realtà. C’è poco da fare. Io sono in balia della marea, con le donne. Passo serate estreme con la Frank e dico che ci sono, che è quello che mi piace, che è quello che voglio. La ragazza giovane, devota, tatuata, spregiudicata, estrema. Poi arriva la Femmina di Razza. La Donna Matura sfrenata e senza limiti e dentro di me guardo la ragazza e dico: ma che cazzo ci faccio io con sta devastata?

Madonna che nebbia.

Madonna che corpo che c’ha la Ade. Che pelle, che tutto. Mi girano le balle, perché non è possibile che
quella donna abbia la capacità di scomparire per un’eternità e poi ricomparire scombussolando tutto. Smette di cantare per dei secoli, poi ricompare e un secondo dopo ha già preso la nota e, senza esercizio, canta così bene che gli altri, che si sono esercitati seriamente e con sacrificio, scompaiono.
E’ un dono di natura.

Quando si è spogliata ho avuto un tuffo al cuore. Aveva le calze con il reggicalze incorporato, non so come spiegarle, quei collant con i buconi davanti e di dietro e sui fianchi. E la catenina d’oro giro vita. Che è una delle cose anni ’70 che mi marmorizzano all’istante. E poi è una questione di geometria solida. Ci sono coni e semisfere che se fossero un millimetro cubo più capienti o un millimetro cubo meno capienti, sposterebbero l’effetto in maniera decisiva.
I suoi volumi sono perfetti.
Come i suoi disarmanti piedi.

E la sua disarmante capacità imprenditoriale. Ieri sera ho ricevuto una lezione di finanza che mi ha lasciato a bocca aperta. Il sospetto che il Ruggi, con questo esilio in Lussemburgo in pianta stabile, oltre a carezzare interessi economici carezzi anche un taglio definitivo di vita, non ce l’ho avuto solo io. Che questo esilio potrà rappresentare una blindatura dei privilegi in danaro sin qui goduti è un sospetto che non ha toccato solo me. Quindi, la Ade, si è trovata a dover progettare una foratura di questa immaginaria Maginot lussemburghese. Foratura che deve gocciolare danaro. Ed allora, se essere semplicemente moglie non garantisce al 100% il consolidamento di quelli che sono stati sino ad oggi i flussi acquisiti, cosa bisogna fare per consolidare crescenti flussi di danaro?

Bisogna garantire la continuità di essere moglie diventando socia.
Socia in una nuova avventura. Una nuova avventura che sta procedendo spedita già da tempo ed in gran silenzio: ha rilevato  un relais resort e centro benessere di ultra lusso lassù tra i discreti alberi della dolce collina lontana, dove mille saranno le attività: week end su misura, wellness, convegni, ristorazione e accoglienti ambienti per feste private  all’insegna della salus par aquam, ma anche della salus par orgiam nel comfort della discrezione e della cecità e sordità assoluta. Un’operazione finanziaria ardita, individuata, studiata e proposta dalla Ade al Caimano Ruggi che vi ha aggiunto quel tocco di creatività tutto italiano, dove i colori rinascimentali si mischiano alle inimitabili pennellate lussemburghesi, olandesi e londinesi.

E’ mostruoso tutto ciò. Rilevano, investono, modificano, progettano, serrano la rete dei contatti e convogliano il pubblico, offrendo quello che sanno benissimo essere un desiderio dei loro contatti, fanno business sulle amicizie. Sembra di essere in SimCity. Diversificano, affidando divisioni di prodotto ad esperti della materia, come la Ila (ve la ricordate la vecchia puttana del Tennisclebb?) che si occuperà di organizzare le feste private. La Ila, ex p.r. di un’agenzia di organizzazione eventi che conta all’attivo cazzi a cinque cifre è assolutamente un’idea vincente in quel ruolo. Così come la Aledellapale a capo della divisione wellness-fitness. Mostruoso.

“E ho bisogno della tua arte, Cicci….”
“Cioè, Adelina?”
“Mi devi fare l’immagine.”
“E il Ruggi lo sa?”
“Vuoi che non lo sappia?” e ride “Siamo soci…”

Sono stupefatto. Sbalordito e sbigottito. Succhio quelle dita agognate, mentre l’altro piede porta conforto alla Mazza Ferrata, pensando che sono a letto con il cazzo duro e sto parlando d’affari con la moglie del mio cliente che mentre mi parla di tutto questo mi masturba e si masturba.

Sexocracy.

La ratatouille italienne degli affari è condita di sborra e percolato di figa.
Non fraintendetemi, non è che io sia nato sotto un cavolo e mi stupisca che il mondo è rotondo, ma mi interrogo, anacronisticamente, se sarà sempre più così.

Maledetta nebbia. Non mi ci abituerò mai.
E da sterminato coglione mi sono pure preso in affitto una casa vicino al buco da cui esce la nebbia padana.
E’ evidente che ho bisogno di una badante.

E ora bisogna raccogliere le forze e andare in studio, perché arriverà la mia cliente nuova a spiegarmi quali sono i target e quali sono le sue idee. Sedendo su quelle natiche ipnotiche ed io mi concentrerò ad intermittenza, sapendo che sotto sarà sicuramente senza mutande.
Maledette maree.

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