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giovedì 17 novembre 2011

L'ibrido


Miss Milly è davvero bellissima. Potrei assimilarla ad una Rita Hayworth dalla chioma corvina, corpo gentilmente muscoloso, gambe lunghe, seno ben formato ed il sedere a cuore rovesciato. Ha una bocca sensuale, lo sguardo felino. E’ una donna estremamente acuta e decisamente spregiudicata.
Ieri sera era inguainata in un abito nero lungo, dallo spacco vertiginoso lungo la gamba sinistra. Abito che dietro le lasciava scoperta la schiena sino ad una generosa porzione del solco tra le natiche.
Gambe nude, scarpe col tacco altissimo, chiuse, a punta omicida. Ed era estremamente sensuale osservare la giuntura tra le dita dei piedi fare capolino dal bordo delle calzature, come fossero piccoli décolleté di piccoli seni. E che meraviglia le vene sul collo del piede, sinuoso intarsio erotico che rimarca visivamente la forza e la sensualità della predatrice.

E così l’hai messa in astinenza. Bravo Tazio, bravo. E lei come reagisce?
Io adoro il clima surreale che si viene a creare nelle zone riservate della Casa. Io e Milly sediamo sul divanetto del salottino in stile veneziano, mentre la Frankie è nuda,
seduta sui talloni, davanti a noi, con le mani appoggiate sulle cosce, i palmi rivolti all’insù. Le ho detto io di sedere così. E lei ha obbedito.

Direi che reagisce molto bene. Prende con coscienza i suoi obblighi” e le carezzo la testa, sapendo perfettamente che quella situazione la eccita enormemente. Un gioco, ma anche no.

E’ bellissima. E’ esclusiva, Tazio?
Sì è esclusiva. Ha definitivo l’obbligo di non concedersi a nessuno
Milly sorride, sporgendosi ad accarezzarle una guancia, aggiungendo:
Ora quel collare, mia cara, ha un significato molto importante. Il tuo padrone ti ha accettata.
Poi, rivolgendosi a me con tono beffardo: “Lo hai fatto per paura che la tentassi e la facessi studiare per diventare una Sorella?
No, l’ho fatto perché le voglio molto bene, lo sai come la penso

Milly si alza, sbuffando seccata: “Oh sì, sì, sì… lo so, lo so, non sento altro da quella vecchia puttana pervertita amica tua che in continuazione scodella questa teoria come se fosse la sacerdotessa di una nuova religione… l’amore, l’amore, l’amore che muove le cose… l’educazione e l’amore, il rigore e l’amore… blah… blah… blah..

Accende una sigaretta e mi guarda con gli occhi severi.
Questa storia dell’amore è l’alibi morale con il quale cercate di uscire indenni dalla vostra depravazione, ma questo non vi salverà l’anima il giorno del giudizio, sappiatelo. Tanto vale essere quello che si è. E’ più onesto. E’ più moderno. Meno anacronistico.

“Io non faccio parte del vostro mondo e lo sai. Io non cerco alibi e lo sai. Io non farò mai del male alla Frank. Non commettere nuovamente l’errore puerile di giudicarmi pari tuo, perché non lo sono e lo sai. E questo ti ha sempre innervosito Milly e lo sai. Non mi interessano le perline di plastica colorata. Non mi comprano. E lo sai. Vendi le tue teorie, assieme alle tue Sorelle a quelli di là.”

“Questo è vero, devo dartene atto, Monsieur. Tu sei un ibrido” e ride sarcastica carezzando la testa della Frank “e spero vorrai essermi grata per la gentilezza con cui ho scelto il termine, pur avendone ben altri d’istinto. Sai cara? Il tuo padrone ha gusti grossolani che poi, ad un tratto, si raffinano divenendo sublimi distillati pregiati di rara fattura. Ma poi, in un attimo, si guastano e diventano grossolano piscio. Il tuo padrone è un nobile decaduto che vive tra il popolo assumendone i gretti costumi, oppure un popolano che sale a palazzo ammorbando di puzzo gli ambienti. E’ sempre nel posto sbagliato, povero Tazio…” e ride, prendendomi in giro.

“In piedi!” dice improvvisamente alla Frank, con voce marziale e tono elevato. La Frank mi guarda, io la guardo. Non muove un muscolo. “Ho detto in piedi, puttana!!!” Nessuna reazione, a parte uno sguardo che non promette niente di buono.
“Non ricevo ordini da lei”
Che soddisfazione, che talento, che intuito.

Milly siede e la guarda con un sorriso e uno sguardo mielati.
“Che bella bestiolina, Tazio. Come sempre il pane va a chi non ha i denti. Sai Tazio? Non metterei mai un frustino in mano alla tua bestiolina qui dentro. Dovrei affannarmi a far sparire un cadavere se lo facessi. Sento in lei il disprezzo violento per tutti quei poveracci di là. No. Non potrebbe essere una Sorella. Ma potrei tirarne fuori una bella Mistress spietata.” E ride.

“Sai cara? In questa Casa viene un sacco di gente che avverte la necessità di un “qualcosa” che non sa identificare e io fornisco loro un “format” ed insegno loro le regole e loro, doloranti, esclamano dentro di sè “ahh era questo di cui avevo bisogno” e credono di essere felici e in paradiso, mentre invece inizia la loro dannazione. Il tuo padrone, invece, ha un mondo molto complicato in testa ed i “format” lo annoiano. Lui prende una persona, la colloca in un punto del suo mondo, la plasma e la adatta e poi, se questa non capisce cosa sta facendo o se non coglie una sfumatura, lui la stacca come fosse un adesivo e la butta. Lui viene qui a caccia di frammenti, non di format. Cerca di essere consapevole che saresti meno in pericolo con me che con lui” e ride sonora.

Un’analisi davvero acuta. La mia ex psicanalista dovrebbe venire a lezione dalla Milly. Magari ci viene già a fare la cavallina o a farsi colare della cera bollente sul clitoride.

“Non ascoltarla Frank. Parla così perché mi voleva arruolare come Stallone ed ha dovuto accontentarsi di essere chiavata in maniera canonica” e sortisco una divertitissima risata di Madame.

“Non farti un’idea sbagliata Frank, io e Tazio siamo molto amici. Facciamo così da sempre”
“Tu non hai amici, Milly, perché ti manca l’anima”
“Però ho un bel culo accogliente, dimmi almeno quello” mi risponde falsamente imbronciata.
“Hai un bel culo accogliente. E non solo.” Sguardo assassino e sorriso sensuale.
La Frank mi guarda, dritta, bellissima.

“In piedi Frank, andiamo adesso. Rivestiti.” e la Frank esegue immediatamente sotto lo sguardo divertito e desideroso di Milly.
“Speravo continuassimo a parlare del mio culo accogliente, Tazio” aggiunge Milly, più per mettere alla prova la Frank che per un effettivo desiderio di farsi inculare.
“Lo so bene, Miss Milly,ed  è per questo che ho deciso di andarmene” replico divertito con un sorriso.
E seguono convenevoli di commiato e auspici di nuovi incontri al più presto.

***

“Sono tua esclusiva? Non devo scopare con nessun’altro al di fuori di te?” mi chiede sedendosi sull’angolo del divano di casa.
“Sì. Ma questo significa anche scopare con chi vorrò. Ti spiace?”
“No, mi piace essere tua esclusiva” mi dice con un sorriso.
“Mostra” le dico fermo, ma non duro.
E lei apre le gambe quasi a centottanta gradi, mostrandomi la figa.
O meglio, esibendo i genitali, per rimanere in linea col clima appena abbandonato.
“Dietro” torno a dirle fermo, ma non duro.
Si alza, mi rivolge le spalle, si china in avanti a novanta gradi e schiude le natiche, offrendomi la vista chiara dell’ano.
Le insegnerò a farlo pulsare.

Mi viene vicino, mi si struscia addosso e mormora “Anche io ho un bel culo accogliente, padrone”

Sì, sono un ibrido.

4 commenti:

  1. Dovresti cambiare mestiere Taz.
    Basta pantone, forex e CMOS.
    Scrivi, fai lo sceneggiatore o l'autore ... non ci sarebbe produzione che non vorrebbe un tuo manoscritto per metterlo su IMAX.

    Che spreco.

    ;o)

    k

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  2. Tu mi lusinghi K.
    Grazie, un complimento prezioso.

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  3. mi associo a k tu hai un dono innato di far "vedere" le cose che scrivi.
    e io ho provato diversi "brividini" in questo racconto. bravo.

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  4. io sto qui, voglio proprio vedere come procede ora con la Frank... ghghghgh

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