Miss Milly è davvero bellissima. Potrei assimilarla ad una Rita
Hayworth dalla chioma corvina, corpo gentilmente muscoloso, gambe lunghe, seno
ben formato ed il sedere a cuore rovesciato. Ha una bocca sensuale, lo sguardo
felino. E’ una donna estremamente acuta e decisamente spregiudicata.
Ieri sera era inguainata in un abito nero lungo, dallo spacco
vertiginoso lungo la gamba sinistra. Abito che dietro le lasciava scoperta la
schiena sino ad una generosa porzione del solco tra le natiche.
Gambe nude, scarpe col tacco altissimo, chiuse, a punta omicida. Ed era
estremamente sensuale osservare la giuntura tra le dita dei piedi fare capolino
dal bordo delle calzature, come fossero piccoli décolleté di piccoli seni. E
che meraviglia le vene sul collo del piede, sinuoso intarsio erotico che
rimarca visivamente la forza e la sensualità della predatrice.
“E così l’hai messa in astinenza.
Bravo Tazio, bravo. E lei come reagisce?”
Io adoro il clima surreale che si viene a creare nelle zone riservate
della Casa. Io e Milly sediamo sul divanetto del salottino in stile veneziano,
mentre la Frankie è nuda,
seduta sui talloni, davanti a noi, con le mani
appoggiate sulle cosce, i palmi rivolti all’insù. Le ho detto io di sedere
così. E lei ha obbedito.
“Direi che reagisce molto bene.
Prende con coscienza i suoi obblighi” e le carezzo la testa, sapendo
perfettamente che quella situazione la eccita enormemente. Un gioco, ma anche
no.
“E’ bellissima. E’ esclusiva,
Tazio?”
“Sì è esclusiva. Ha definitivo
l’obbligo di non concedersi a nessuno”
Milly sorride, sporgendosi ad accarezzarle una guancia, aggiungendo:
“Ora quel collare, mia cara, ha
un significato molto importante. Il tuo padrone ti ha accettata.”
Poi, rivolgendosi a me con tono beffardo: “Lo hai fatto per paura che la tentassi e la facessi studiare per
diventare una Sorella?”
“No, l’ho fatto perché le voglio
molto bene, lo sai come la penso”
Milly si alza, sbuffando seccata: “Oh
sì, sì, sì… lo so, lo so, non sento altro da quella vecchia puttana pervertita amica
tua che in continuazione scodella questa teoria come se fosse la sacerdotessa
di una nuova religione… l’amore, l’amore, l’amore che muove le cose…
l’educazione e l’amore, il rigore e l’amore… blah… blah… blah..”
Accende una sigaretta e mi guarda con gli occhi severi.
“Questa storia dell’amore è
l’alibi morale con il quale cercate di uscire indenni dalla vostra
depravazione, ma questo non vi salverà l’anima il giorno del giudizio,
sappiatelo. Tanto vale essere quello che si è. E’ più onesto. E’ più moderno.
Meno anacronistico.”
“Io non faccio parte del vostro
mondo e lo sai. Io non cerco alibi e lo sai. Io non farò mai del male alla
Frank. Non commettere nuovamente l’errore puerile di giudicarmi pari tuo,
perché non lo sono e lo sai. E questo ti ha sempre innervosito Milly e lo sai.
Non mi interessano le perline di plastica colorata. Non mi comprano. E lo sai.
Vendi le tue teorie, assieme alle tue Sorelle a quelli di là.”
“Questo è vero, devo dartene
atto, Monsieur. Tu sei un ibrido” e ride sarcastica carezzando la testa
della Frank “e spero vorrai essermi grata
per la gentilezza con cui ho scelto il termine, pur avendone ben altri
d’istinto. Sai cara? Il tuo padrone ha gusti grossolani che poi, ad un tratto,
si raffinano divenendo sublimi distillati pregiati di rara fattura. Ma poi, in
un attimo, si guastano e diventano grossolano piscio. Il tuo padrone è un
nobile decaduto che vive tra il popolo assumendone i gretti costumi, oppure un
popolano che sale a palazzo ammorbando di puzzo gli ambienti. E’ sempre nel
posto sbagliato, povero Tazio…” e ride, prendendomi in giro.
“In piedi!” dice improvvisamente
alla Frank, con voce marziale e tono elevato. La Frank mi guarda, io la guardo.
Non muove un muscolo. “Ho detto in piedi,
puttana!!!” Nessuna reazione, a parte uno sguardo che non promette niente
di buono.
“Non ricevo ordini da lei”
Che soddisfazione, che talento, che intuito.
Milly siede e la guarda con un sorriso e uno sguardo mielati.
“Che bella bestiolina, Tazio.
Come sempre il pane va a chi non ha i denti. Sai Tazio? Non metterei mai un
frustino in mano alla tua bestiolina qui dentro. Dovrei affannarmi a far
sparire un cadavere se lo facessi. Sento in lei il disprezzo violento per tutti
quei poveracci di là. No. Non potrebbe essere una Sorella. Ma potrei tirarne
fuori una bella Mistress spietata.” E ride.
“Sai cara? In questa Casa viene
un sacco di gente che avverte la necessità di un “qualcosa” che non sa
identificare e io fornisco loro un “format” ed insegno loro le regole e loro,
doloranti, esclamano dentro di sè “ahh era questo di cui avevo bisogno” e
credono di essere felici e in paradiso, mentre invece inizia la loro
dannazione. Il tuo padrone, invece, ha un mondo molto complicato in testa ed i
“format” lo annoiano. Lui prende una persona, la colloca in un punto del suo
mondo, la plasma e la adatta e poi, se questa non capisce cosa sta facendo o se
non coglie una sfumatura, lui la stacca come fosse un adesivo e la butta. Lui
viene qui a caccia di frammenti, non di format. Cerca di essere consapevole che
saresti meno in pericolo con me che con lui” e ride sonora.
Un’analisi davvero acuta. La mia ex psicanalista dovrebbe venire a
lezione dalla Milly. Magari ci viene già a fare la cavallina o a farsi colare
della cera bollente sul clitoride.
“Non ascoltarla Frank. Parla così
perché mi voleva arruolare come Stallone ed ha dovuto accontentarsi di essere
chiavata in maniera canonica” e sortisco una divertitissima risata di
Madame.
“Non farti un’idea sbagliata
Frank, io e Tazio siamo molto amici. Facciamo così da sempre”
“Tu non hai amici, Milly, perché
ti manca l’anima”
“Però ho un bel culo accogliente,
dimmi almeno quello” mi risponde falsamente imbronciata.
“Hai un bel culo accogliente. E
non solo.” Sguardo assassino e sorriso sensuale.
La Frank mi guarda, dritta, bellissima.
“In piedi Frank, andiamo adesso.
Rivestiti.” e la Frank esegue immediatamente sotto lo sguardo divertito e
desideroso di Milly.
“Speravo continuassimo a parlare
del mio culo accogliente, Tazio” aggiunge Milly, più per mettere alla prova
la Frank che per un effettivo desiderio di farsi inculare.
“Lo so bene, Miss Milly,ed è per questo che ho deciso di andarmene” replico
divertito con un sorriso.
E seguono convenevoli di commiato e auspici di nuovi incontri al più
presto.
***
“Sono tua esclusiva? Non devo scopare
con nessun’altro al di fuori di te?” mi chiede sedendosi sull’angolo del
divano di casa.
“Sì. Ma questo significa anche scopare
con chi vorrò. Ti spiace?”
“No, mi piace essere tua
esclusiva” mi dice con un sorriso.
“Mostra” le dico fermo, ma
non duro.
E lei apre le gambe quasi a centottanta gradi, mostrandomi la figa.
O meglio, esibendo i genitali,
per rimanere in linea col clima appena abbandonato.
“Dietro” torno a dirle fermo,
ma non duro.
Si alza, mi rivolge le spalle, si china in avanti a novanta gradi e
schiude le natiche, offrendomi la vista chiara dell’ano.
Le insegnerò a farlo pulsare.
Mi viene vicino, mi si struscia addosso e mormora “Anche io ho un bel culo accogliente, padrone”
Sì, sono un ibrido.
Dovresti cambiare mestiere Taz.
RispondiEliminaBasta pantone, forex e CMOS.
Scrivi, fai lo sceneggiatore o l'autore ... non ci sarebbe produzione che non vorrebbe un tuo manoscritto per metterlo su IMAX.
Che spreco.
;o)
k
Tu mi lusinghi K.
RispondiEliminaGrazie, un complimento prezioso.
mi associo a k tu hai un dono innato di far "vedere" le cose che scrivi.
RispondiEliminae io ho provato diversi "brividini" in questo racconto. bravo.
io sto qui, voglio proprio vedere come procede ora con la Frank... ghghghgh
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